Vietri Sul Mare: svolta Assemblea Ordinaria Soci Federazione Campana Bcc

Ha avuto luogo  l’Assemblea Ordinaria dei Soci della Federazione Campana delle Bcc. Nel corso dell’assemblea ordinaria dei soci, il Presidente di Federcampana Bcc Lucio Alfieri ha illustrato l’andamento del Movimento del Credito Cooperativo in Campania e ha fatto il punto della situazione alla luce della riforma delle Bcc licenziata recentemente dal Parlamento. “Siamo convinti – ha dichiarato il Presidente Alfieri – che occorre andare verso la costituzione di una Capogruppo unica, come ha deliberato il Consiglio di Amministrazione della nostra Federazione nella seduta del 1° luglio scorso. Dobbiamo essere artefici della costruzione di una casa comune delle Bcc. Efficienza e cooperazione potranno coniugarsi ancora meglio con il Gruppo Bancario Cooperativo. La Federazione Campana intende portare il proprio contributo lavorando affinchè si arrivi all’appuntamento con la Capogruppo ancora più forti e solidi”. “Va sottolineato – ha concluso Alfieri – che proprio in virtù di questi presupposti, potremo continuare ad essere interpreti delle aspettative delle comunità che abitano i territori nei quali operano le nostre Bcc. Non si può tradire la missione che i padri fondatori hanno lasciato a tutti i cooperatori di credito: oggi più di prima si è chiamati a reinterpretare il ruolo indispensabile di banche di comunità”.  Il movimento del Credito Cooperativo in Campania archivia un bilancio chiuso al 31 dicembre 2015 con numeri positivi sia sotto il profilo degli impieghi, che dal punto di vista della raccolta; buona la crescita del patrimonio. La raccolta da clientela- cresciuta da 3 miliardi e 781 milioni (dic. 2014) a 4 miliardi e 24 milioni (dic. 2015) – ha fatto registrare un incremento del 6,4%, oltre i 240 milioni di € in valore assoluto. Il sistema del Credito Cooperativo italiano ha registrato un decremento della raccolta complessiva pari allo -0,9%; mentre per quelle operanti nell’area geografica “SUD” (comprendente le regioni: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Sicilia) l’incremento è stato pari al 2,8%. Gli impieghi lordi verso la clientela- passati da 2 miliardi e 387 milioni (dic. 2014) a 2 miliardi e 464 milioni (dic. 2015) – hanno fatto registrare un incremento del 3,21%, pari a circa 77 milioni di € in valore assoluto. Per il totale nazionale BCC gli impieghi hanno evidenziato un calo, pari al’-1,0%; per quelle operanti nell’area geografica “SUD” la crescita registrata è stata pari all’1,5%. L’utile netto si attesta sugli stessi livelli dello scorso esercizio, circa 21,9 milioni di €. Il Capitale primario di Classe 1 (CET 1) delle BCC Campane è cresciuto di circa 15 milioni di € nell’ultimo esercizio, portando il CET 1 ratio regionale al 21,05% (era del 18,65% a fine 2014), superiore al CET 1 ratio medio nazionale, pari al 16,6%. Le BCC in Campania sono 19, articolate in 138 sportelli (nelle sole province Campane) e raccolgono depositi (il dato comprende anche le obbligazioni) per 4 miliardi e 24 milioni di euro, impiegano complessivamente 2 miliardi e 464 milioni di euro; con una forza lavoro di oltre 1.000 dipendenti ed una base partecipativa di circa 40.000 soci. Dal punto di vista territoriale in provincia di Avellino sono presenti 3 BCC (21 sportelli) con una raccolta pari a 333,8 milioni di euro ed un totale di impieghi pari a 221 milioni di euro; in provincia di Benevento 1 BCC (12 sportelli) per depositi complessivi pari a 212,8 milioni di euro ed impieghi pari a 134,4 milioni di euro; in provincia di Caserta 2 BCC (6 sportelli) per depositi complessivi pari a 254,1 milioni di euro ed impieghi pari a 181,3 milioni di euro; in provincia di Napoli 1 BCC (4 sportelli) per un totale di 83,3 milioni di euro di depositi e 33,7 milioni di euro di impieghi; in provincia di Salerno 12 BCC (95 sportelli) con una raccolta che ammonta a 3 miliardi e 140 milioni di euro ed impieghi pari a quasi 2 miliardi di euro. Entrando nel merito delle quote di mercato a livello regionale le BCC esprimono in termini percentuali il 61,3% del totale degli istituti di credito con sede legale in regione; il 10,8% degli sportelli: il 7,55% dei depositi ed il 5,63% degli impieghi.