Diaconesse nella riforma Bergoglio

di Rita Occidente Lupo

Il Papa riformista, apre la vita sacramentale ministeriale anche alle donne. Da tempo nell’aria quel volere che il gentil sesso potesse ricoprire un ruolo più specifico nella Chiesa, ricordando come anticamente esistevano. Anche se non ben chiaro con quale ruolo, giacchè il diaconato è un ministero, che precede quello sacerdotale e comporta un’ordinazione. Oggi, che dal Concilio Vaticano II, i diaconi sono anche laici, ordinati nella Chiesa, coadiutori dei presbiteri nelle comunità, per l’amministrazione sacramentale, tranne della Confessione, alla luce anche della penuria di vocazioni sacerdotali, le donne potrebbero incrementare il numero di operatori “nella vigna” del Signore, animando anche la vita parrocchiale. Bergoglio ha annunciato l’istituzione di una commissione specifica su tale argomento, giacchè esistono ancora molti reticenti a riguardo. Tenendo presente che in alcuni Paesi ci sono intere regioni, nelle quali le donne guidano comunità parrocchiali e che negli Anglicani ricoprono anche il ruolo sacerdotale e vescovile, già nel corso del Sinodo s’era accennato a tale problema. In passato c’era stata una netta chiusura con Papa Wojtyla, dettata dal fatto che queste, assenti dal Cenacolo, al momento della Cena Domini.