Ancora una grande tragedia italiana!

 Giuseppe Lembo

L’Italia è un Paese di Pace; è un Paese più che mai impegnato ad assicurare la Pace e la giustizia fra le Nazioni. Ma la cultura della Pace e della non violenza, affinché dia i suoi buoni frutti, deve sempre e comunque, trovare il terreno fertile anche negli altri popoli della Terra che, camminando insieme, devono saper saggiamente vivere in Pace, con un fare di vita non-violenta e con il dovuto rispetto reciproco degli uni per gli altri. Tanto, oggi più che mai, è assolutamente necessario. Gli italiani, l’Europa, l’Occidente ed il mondo più in generale non possono vivere di paura o peggio ancora nel terrore di un barbaro terrorismo che, in ogni momento ed in ogni luogo, può seminare disumana violenza; può seminare la morte violenta di innocenti che non sono nemici né dei terroristi né del mondo che vuole vivere in Pace e che, in un mondo di Pace, vuole un futuro umanamente possibile ed attento al nuovo del mondo. Interrogandomi a fondo, pur essendo un pacifista convinto, un gandhiano della non-violenza, così come mi è stato insegnato dal mio amico e maestro Danilo Dolci, pur essendo un comunicatore di speranza e di condivisione globale anche per gli ultimi della Terra, ad alta voce dico, anzi grido che il tempo del Millennio globalizzato non può assolutamente essere sporcato dal sangue degli innocenti d’Italia, d’Europa, dell’Occidente e/o del mondo. Non ci può essere vera Pace nel mondo dei più, se fanaticamente una parte violenta del mondo agisce contro, diffondendo l’odio ed organizzando azioni di guerra con distruzioni e morti di innocenti che, pur avendo il diritto di vivere, vengono barbaramente uccisi da atti di violenza; da mani assassine grondanti e sporche del sangue umano innocente, criminalmente versato. L’attuale situazione del terrorismo è un pericolo grave e reale per il già difficile futuro del mondo; va affrontata con forza e determinazione. Un atto di guerra è un atto di guerra; non si può rispondere con buonismo deviante e deviato; così facendo non si risolve, ma si aggrava un problema già grave. Dall’11 settembre in America con l’attacco alle Torri Gemelle, all’Europa, in Inghilterra, in Francia e da ultimo a Bruxelles, il cuore dell’Europa, il terrorismo islamico, un terrorismo internazionale che ha come obiettivo dichiarato quello di far prevalere la guerra sulla Pace, l’odio, la violenza sull’insieme amico ed in Pace, la paura ed il terrore sul vivere normale ed impegnato ad affrontare e risolvere i problemi del mondo, persegue ostinatamente, per falsi obiettivi religiosi, il disegno infame e disumano di far vivere il mondo in guerra, mettendone con azioni di guerra, in discussione la Pace. L’Islamismo fanaticamente fondamentalista, per quel che rappresenta all’interno del mondo musulmano, è una piccola realtà umana del mondo; non può pretendere di essere il mondo. L’Italia, l’Europa e l’intero Occidente non possono arretrare di un solo passo di fronte alle violenze jiadiste; sicuramente spargeranno altro sangue, ma alla fine saranno sconfitti, facendo così prevalere la civiltà dei molti sulle disumane barbarie dei pochi che, con barbaro protagonismo, pensano, aggredendolo ferocemente, di poter sottomettere un mondo di civiltà che sicuramente saprà reagire e sconfiggere i barbari aggressori che vanno seminando terrore e morte in più parti d’Europa e del civile mondo Occidentale che, alla fine, sapendo stare insieme, avrà la meglio su chi pensa di poterlo distruggere, appellandosi al solo cieco, barbaro fanatismo di violenza e di morte.