Battipaglia: Caffè 21 marzo, dal fumetto al teatro, tripudio di espressività

Inquadratura, sceneggiatura, espressività. Dal cinema al teatro, al fumetto questa settimana il Caffè 21 Marzo di Battipaglia si conferma ancora più del solito quale luogo in cui confluiscono arte, creatività, bellezza. Per il ciclo “Into the Art”, in collaborazione con la scuola Comix Ars di Salerno – Scuola salernitana di fumetto e arti grafiche – venerdì 6 maggio a partire dalle ore 19 si terrà il vernissage della mostra “Civil War” ispirata all’attesissimo nuovo film Marvel “Captain America 3 Civil War” presentato il 12 aprile a Los Angeles e in uscita domani in tutte le sale cinematografiche italiane. Gli allievi della scuola hanno realizzato 15 illustrazioni dedicate ai supereroi Marvel protagonisti dell’ultimo fantasy, tredicesimo film del Marvel Cinematic Universe, primo della cosiddetta “Fase Tre”, sceneggiato da Christopher Markus e Stephen McFeely per la regia di Anthony e Joe Russo. Le illustrazioni dei ragazzi sono state prodotte utilizzando diverse tecniche, dal disegno a matita a quello a pastello, dal bianco e nero al disegno ad acquerello. Captain America, Iron Man, Spider-Man, Falcon, la squadra degli Avengers e tutta la schiera dei personaggi dei fumetti Marvel Comics prenderanno vita nei disegni dei ragazzi in esposizione per la prima volta in esclusiva al Caffè 21 Marzo. La mostra sarà visitabile fino al prossimo 19 maggio. Polo importante su Salerno in questo settore, la scuola Comix Ars è una delle pochissime realtà in Italia che, alla fine del percorso di studio, garantisce ai suoi allievi una pubblicazione su scala nazionale: “Il nostro obiettivo è quello di creare professionisti nella disciplina del fumetto, della comunicazione e del disegno creativo -spiega il direttore Giuseppe Palmentieri-. Come scuola partecipiamo spesso a mostre e fiere di settore anche per mettere alla prova i nostri ragazzi che in questo caso si sono cimentati nel raffigurare i supereroi Marvel di Civil War per omaggiare l’uscita del nuovo film. Oggi più che mai, soprattutto grazie alla trasversalità che il fumetto sta avendo grazie al cinema e alla televisione, diviene strumento capace di raccontare con sempre maggiore forza affascinando un pubblico vasto quanto eterogeneo”. Dalla sceneggiatura a fumetti a quella teatrale, venerdì prossimo, dopo l’inaugurazione della mostra seguirà la presentazione in anteprima e in esclusiva dell’opera prima scritta e diretta dal salernitano Francesco Amendola con lo spettacolo “La Cura”. In collaborazione con la Compagnia di Teatro del Bianconiglio, diretta da Bruno Di Donato, al Caffè 21 Marzo sarà allestito un vero e proprio proscenio con intermezzi recitati che si porranno come un piccolo assaggio dell’intero spettacolo in scena al Teatro Bertoni di Battipaglia il prossimo 14 e 15 maggio (ticket 10 euro, ma sarà possibile acquistare i biglietti in prevendita al costo di 7 euro). Sul palco, insieme al regista Francesco Amendola, ci saranno Roberto Jeff Marchese, Cosimo Ruggia, Emiliana La Torraca, Maria Gioia Naponiello, Daniela Della Rocca, Cosimo Naponiello. Per la colonna sonora, lo spettacolo annovera le musiche originali dei Sibbenga Sunamo, la scenografia è a cura di Enzo Greco, la fotografia porta la firma di Benito Ruggia mentre i costumi sono stati realizzati da Mara Caputo.  Lo spettacolo prende ispirazione dalle contraddizioni della vita quotidiana in un misto di commedia e drama che trae linfa: “Dalla banalità delle persone, soprattutto quelle che si ostinano a cercare una cura per tutto- sottolinea il regista Francesco Amendola-. Talvolta bisognerebbe accettare la vita non disegnarcela a nostro piacimento o peggio ancora disegnarla agli altri come la vorremmo noi”. L’aria è irrespirabile e l’equilibrio precario nella casa del dottor Giovanni Russotto (interpretato da Roberto Jeff Marchese). I continui scontri con la nevrotica sorella Imma (impersonata da Emiliana La Torraca), che fatica a trovare un uomo, e l’ingenua ignoranza della domestica Rita (recitata da Maria Gioia Naponiello), continuamente attaccata da quest’ultima, mettono a dura prova l’armonia familiare. La vera bufera però è alla porta e ha un nome: Liberato Landi (interpretato da Francesco Amendola). L’uomo, vecchio amico d’infanzia della famiglia Russotto, si comporta in modo strano, sembra nascondere qualcosa di misterioso, un terribile segreto che non tarderà a venir fuori. Un dramma coinvolgente che scava nelle più remote zone dell’animo umano, facendone riemergere attraverso il riso la sua più temibile dimensione: la superficialità