Strasburgo: Bagnoli, Patriciello scrive a Renzi “Serve cambio di rotta epocale”

“La desertificazione industriale che caratterizza il nostro meridione può essere combattuta solo innestando il seme dell’innovazione, l’unico in grado di garantire la raccolta nel lungo periodo di una più efficace ed efficiente relazione tra il tessuto della ricerca e quello produttivo. L’auspicio è che dopo decenni di opportunità mancate, costate alle casse dell’erario oltre 300 milioni di euro, la bonifica di Bagnoli, di cui si discute da almeno 25 anni, possa diventare finalmente realtà”. Così Aldo Patriciello, europarlamentare e membro del Gruppo Ppe al Parlamento europeo, nella lettera inviata al Presidente del Consiglio Matteo Renzi all’indomani della sua visita a Napoli per presentare il progetto di bonifica dell’area ex Italsider di Bagnoli. Nella missiva inoltrata all’attenzione del Premier, l’eurodeputato azzurro ha auspicato che l’arrivo di Renzi in città “possa essere davvero risolutivo in tal senso e che Bagnoli possa essere il nuovo segnale di un Paese che riparte facendo dell’innovazione e della ricerca la propria stella polare”. Un appello ad aumentare l’attenzione del Governo nei confronti di un Sud sempre più stretto nella morsa della disoccupazione e della mancata crescita economica, quello di Patriciello. “I recenti dati macroeconomici presentanti da Istat e Svimez – spiega infatti l’eurodeputato azzurro –  fotografano in maniera preoccupante le macerie di una crisi che interessa principalmente le regioni meridionali, generata da mancanza di investimenti privati e pubblici e progressivo impoverimento del capitale umano. Un gap infrastrutturale con le regioni del nord che impone “un cambio di rotta epocale con una visione strategica e strumenti operativi straordinari come ad esempio quelli immaginati per il nuovo “Human Technopole” di Milano”.“In tal senso – ha concluso Patriciello – accolgo con favore le confortanti disponibilità da Lei raccolte durante il suo ultimo viaggio negli Stati Uniti da parte di players mondiali del calibro di Amazon e Google auspicando che attorno a tali pilastri possano nascere nella nuova area bonificata una galassia di aziende tra cui start-up e spin-off ad elevato contenuto innovativo in grado di portare avanti iniziative di ricerca in grado di generare occupazione e sviluppo e di ridare prospettiva e dignità alle realtà, troppo spesso ingiustamente poco conosciute, che nel nostro mezzogiorno conducono con serietà e competenza attività di ricerca”.