Salerno: I convegno regionale SISMED

Le patologie respiratorie rappresentano la quarta causa di mortalità e una delle prime cause di morbidità in tutto il mondo. Questo si riflette sulla produzione da parte delle Società scientifiche nazionali ed internazionali di linee guida che coprono dall’asma, alle broncopneumopatie croniche ostruttive e alle infezioni respiratorie. In un ambito di un sempre maggiore controllo sanitario e di costo-efficacia dei trattamenti e della diagnostica la conoscenza degli orientamenti diagnostici-terapeutici diviene imprescindibile per una corretta implementazione delle linee guida stesse nella realtà quotidiana dello specialista. In tale contesto – sottolinea Matteo Rispoli delegato provinciale SISMED e Responsabile Scientifico del Convegno – l’opportunità di iniziative di aggiornamento e confronto come questo che, oltre a favorire una conoscenza sempre più approfondita riguardo alle malattie broncopolmonari, forniscono al clinico indicazioni chiare e orientamenti concreti con l’obiettivo di contribuire a migliorare la qualità e l’appropriatezza dei trattamenti. Le interazioni cuore-polmoni sono molto frequenti e sapere individuare precocemente, da parte degli specialisti e dei medici di medicina generale, i primi segni della modificazione fisiopatologica dei rispettivi apparati, facilita il più idoneo e precoce approccio terapeutico ritardando così l’evoluzione delle stesse patologie con maggiore beneficio anche per la qualità di vita da parte degli ammalati. Un percorso ideale prevede l’accesso al sistema sanitario sul territorio proprio presso il Medico di Famiglia che attiva lo Specialista ambulatoriale in caso di accertamenti in elezione e l’Ospedale in caso di acuzie. Due giornate di aggiornamento professionale che metterà a confronto i medici di medicina generale con gli specialisti (territoriali, ospedalieri ed universitari) coinvolti nel percorso assistenziale del paziente con patologie cardiovascolari e respiratorie per ridurre il ricorso ad esami, visite e ricoveri impropri, migliorando il riconoscimento precoce della patologia, l’aderenza alle linee guida ed il follow-up integrato tra strutture territoriali, ospedaliere universitarie e medicina generale nel garantire una presa in carico totale e una vera continuità assistenziale (ospedale-territorio).