Salernitana, ora si fa davvero dura!

Maurizio Grillo

Sarà sicuramente il meno responsabile dell’attuale situazione di classifica, ma mister Menichini non è certo esente da colpe per il beffardo pareggio 2-2 maturato all’Arechi contro l’Entella. All’esterno della tribuna, infatti, diversi tifosi hanno contestato l’operato dell’allenatore, bravo a restituire un minimo di entusiasmo allo spogliatoio, ma ancora una volta lacunoso nella lettura della partita. Anzitutto non ha convinto la scelta di far giocare assieme Moro e Pestrin. Menichini ha avuto a disposizione tutto il girone di ritorno dello scorso campionato per capire che i due si pestano i piedi rallentando moltissimo il gioco; non a caso l’Entella ha fatto girare palla con disinvoltura soprattutto nel primo tempo, quando il capitano era già apparso in calo fisico e meno grintoso del solito. Pessima anche la gestione dei cambi. A che pro risparmiare Ceccarelli in quanto diffidato per poi schierarlo in corso d’opera avendo Colombo a centrocampo? L’errore più grave è stato fatto nel finale, quando Menichini ha deciso di dare coraggio all’Entella rinunciando a tener palla ed affidandosi a Bovo in luogo di Bus. In quella circostanza sarebbe stato più opportuno inserire un esterno rapido come Tounkara per giocare in ripartenza, difendere il pallone ed evitare la beffa che puntualmente è avvenuta. L’avversario era ormai alle corde, lo stesso Aglietti aveva tolto Di Carmine- tra i migliori- affidandosi ad un ragazzino del 1998, una sorta di segnale di resa di una squadra che è rientrata in partita grazie all’atteggiamento completamente sbagliato della Salernitana. Aggiungiamo che è l’ennesimo gol subito da palla inattiva, triste costante del Menichini-bis: il mister lavora in settimana su queste situazioni o vige il criterio dell’improvvisazione? 10 calciatori granata contro due in maglia biancazzurra, neanche in Eccellenza si subiscono gol in questo modo. Ribadiamo: con Menichini la squadra gioca meglio (in realtà anche con Torrente avevamo visto discrete prove tra le mura amiche), ha un’anima e non si abbatte mai quando va sotto, ma gli errori nella lettura della gara sono stati palesi. Capitolo Coda. Il gol fallito al 94′ è la fotografia del momento vissuto da una Salernitana sfortunata, ma anche sprecona e poco cattiva. Anche al 20′ della ripresa, su traversone di Zito, l’attaccante granata è arrivato in ritardo su un pallone che chiedeva soltanto di essere spinto in rete, mentre nel finale ha provato a calciare due volte dai 20 metri piuttosto che tenere palla e perdere tempo. Pur avendo realizzato 9 reti (che in realtà hanno fruttato pochissimi punti, non solo per colpa sua ovviamente), Coda continua a sbagliare gol clamorosi: era accaduto con Brescia, Perugia e Lanciano, è successo anche con l’Entella: più che parata del portiere, lì si tratta di una conclusione potente, ma non angolata, da posizione favorevolissima e con la porta praticamente vuota. Per un attaccante ben pagato, così difeso da società e dirigenza e blindato con un triennale è un errore grave, che rischia di pesare come un macigno. A lui il compito di riscattarsi già a Cesena, a Bus, Donnarumma e Tounkara quello di dimostrare di poter essere altrettanto utili alla causa…