Paestum: a 80 anni dalla morte di Garcia Lorca, all'Archeologico "Yerma"

Tragedia in musica tratta dall’opera di Federico Garcia Lorca, riadattamento di Sarah Falanga.Musiche e testi di Barbara Cola. Arrangiamenti ed esecuzioni musicali di Giuseppe Mazzillo Piano: G. Mazzillo. Violino: Paolo Sullo. La scelta di rappresentare Yerma è maturata negli anni di studi dedicati a Federico Garcia Lorca, autore che ha accompagnato il mio cammino teatrale dagli esordi ad oggi. Quasi come un appuntamento predestinato, infatti, questo copione si è ripresentato ad intervalli regolari scandendo i tempi della mia maturazione d’allieva e poi d’attrice, quasi presagendo nuovi orizzonti professionali e personali, ma io e Yerma non ci siamo mai abbandonati. Finalmente, poi si è delineata la possibilità di una regia di questo straordinario e variopinto copione, che essendo già naturalmente coinvolgente ed affascinante, trova nella nostra messa in scena il contributo della musica e della danza. Di certo non abbiamo pensato ad un musical, ma a tutte quelle atmosfere che attraverso la lettura, di Lorca, l’osservazione profonda delle sue immagini e assaggiando le suggestioni ed i sapori della musica, il calore e la passionalità della sua Spagna non possono che tradursi in un grande quadro fatto di linee essenziali e terribilmente semplici…inquietante proprio per la sua semplicità, perché è in quella semplicità che si legge e si conosce la verità, una verità ed una consapevolezza sofferente che accompagna ogni uomo e che Lorca traduce in poesia attraverso ogni simbolo, ogni personaggi  e che in Yerma trova la sua massima espressione.  In Yerma convivono le tre figure fondamentali del teatro greco: Antigone, Elettra e Medea. L’ingenuità, la maturazione, la follia intelligente, il dramma.  Yerma: in lei tutti i colori del mare in tempeste dall’alba al tramonto fino alla quiete della notte dove la luna si specchia e si vanta sull’acqua del mare ornai calmo la luna alleata della morte di quel mare calmo che più non combatte ma che accoglie la luna ormai stanco. Yerma è il fulcro, la vita l’ingenuità, il coraggio, il pianto e la forza, forza di una maternità negata, è l’accettazione forzata del sistema ed il rinnegare quest’ultimo è la disperazione e la speranza è l’obbedienza e la condanna è il rifiuto della vita e l’estremo amore per essa Yerma è Lorca ed il suo tempo è teatro “dove la poesia si fa sangue”.Appuntamento al Museo Archeologico Nazionale di Paestum il giorno 28 Febbraio 2016, ore 17:30