Cava5Stelle Libro Bianco: come si gestisce patrimonio comunale, 2 esempi

I cavesi, com’è noto, sono un popolo molto orgoglioso e non vogliono essere da meno a nessuno e in nessun campo. Ed è così che anche Cava non ci facciamo mancare i nostri casi di “affittopoli”.  I nostri amministratori, presenti e passati, hanno mostrato e mostrano una scarsa attenzione (a voler essere buoni) nella gestione del patrimonio comunale. Due casi per tutti: Il campo sportivo di S. Lucia e il Social Tennis Club. Per l’impianto comunale di S.Lucia l’Associazione Cava5stelle Libro Bianco nell’Ottobre 2014 ha presentato una denuncia alla Corte dei Conti e nei giorni scorsi ha sollecitato la stessa, provvedendo anche a trasmettere una integrazione ai fatti già denunciati. Si ricorda che l’Associazione presentò esposto alla Corte dei Conti riguardo ai fondi pubblici utilizzati, centinaia di migliaia di euro di cui oggi paghiamo ancora mutui, per la ristrutturazione dell’impianto di S.Lucia e risulta ancora chiuso per motivi sconosciuti. Nel  marzo  2012 l’amministrazione Galdi in pompa magna e con comunicato stampa annunciava la fine dei lavori durati due anni , e la riapertura dell’impianto. Agli inizi di  Dicembre avevamo chiesto all’amministrazione comunale, ed al Sindaco in primis, di rescindere il contratto di affidamento essendo, secondo noi, venuti meno i termini contrattuali stipulati tra l’ente comunale e l’associazione sportiva. Ma tutto tace da Palazzo di Città e nel frattempo i cittadini sempre e solo loro subiscono i danni di scelte scellerate e scriteriate. E’ da qualche mese che proviamo a chiedere conto della gestione della struttura del Social Tennis Club, e chiediamo che si agisca nei confronti dei locatari morosi nell’interesse dei Cavesi (legittimi proprietari della struttura). La nostra Associazione, nelle scorse settimane, ha chiesto all’amministrazione Servalli di poter prendere visione di tutti i documenti riguardanti la gestione della struttura del Social Tennis Club per provare a capire quale sia l’effettivo ammanco per le casse cittadine. E denunciammo che, a nostro avviso, il debito per fitti non pagati si aggira intorno ai 650000 euro. Abbiamo provato a chiedere a chi gestisce il patrimonio comunale ed all’avvocatura: Perché non si è proceduto con un intervento legale per il recupero delle somme? Perché non si è eseguito lo sfratto per morosità? A quanto ammonta la quota parte da versare dall’Associazione? Ad oggi i nostri quesiti sono rimasti senza risposta e senza permetterci di visionare i documenti. Ma ciò che più colpisce è la totale assenza sulla vicenda degli attuali consiglieri di maggioranza ed opposizione,  nessuno che si sia espresso dall’ex sindaco ai nuovi giovani consiglieri. Ma è mai possibile che i cavesi e chi li amministra siano tanto insensibili rispetto ad una vicenda che sta causando un notevole danno patrimoniale? Cosa deve succedere a Cava perché ci si indigni? Siamo coscienti che stiamo chiedendo a chi ci amministra di mettersi contro la Cava bene e il suo potentato. Ma la politica è fatta di scelte e soprattutto per ben amministrare ci si “deve” fare dei nemici, tanto meglio se potenti, significa che si stanno facendo gli interessi dei più deboli.