Sant’Arsenio: convenzione Comune – Istituto Zooprofilattico

Stipulata la convenzione tra il Comune di Sant’Arsenio e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno per lo svolgimento di una serie di attività e analisi  delle varie matrici ambientali quali suolo, sottosuolo, acque da pozzo e aria, nell’ambito del progetto CAMPANIA TRASPARENTE, finalizzato alla valorizzazione del comparto agroalimentare e di tutela del territorio. L’interesse collettivo del Comune e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno per lo svolgimento in collaborazione delle attività risiede nell’individuazione di procedure che riducano il grado di esposizione ai microinquinanti e quindi, in ultima analisi, nel ridurre il rischio di contaminazione della catena alimentare umana e animale. L’Istituto ha studiato un percorso virtuoso il quale punta alla trasparenza, alla sicurezza, alla salubrità e all’innovazione, tramite un sistema di garanzia delle produzioni agroalimentari, e che racchiude un piano di monitoraggio integrato su scala regionale con l’obiettivo di ottenere una rappresentazione del territorio e dell’esposizione dell’uomo a potenziali fonti inquinanti. L’interpolazione dei risultati relativi ad analisi su matrici alimentari, ambientali e biologiche umane lo rendono uno strumento unico nel suo genere per il raggiungimento dei seguenti obiettivi: garantire la sicurezza dei prodotti agroalimentari; sensibilizzare le aziende produttrici all’adozione di comportamenti virtuosi; acquisire ulteriori dati utili alla determinazione dei valori di fondo naturale per il suolo e le acque sotterranee; arricchire il patrimonio di dati ambientali e sanitari già disponibili, integrarli, verificare eventuali correlazioni tra lo stato dell’ambiente e lo stato di salute della popolazione; fornire al decisore politico strumenti di supporto per il coordinamento e l’integrazione tra politiche ambientali, agricole e sanitarie. Un piano preliminare di indagine effettuato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno realizzato su tutto il territorio regionale, e risultato dell’intersezione di dati esistenti e delle aree rappresentative, ha portato all’individuazione di 4700 celle di diverse dimensioni, che garantiscono una rappresentatività dell’intero territorio regionale. La Campania è stata suddivisa in:

  • celle 4×4 [km] aree boschive a basso rischio potenziale
  • celle 2×2 [km] aree prevalentemente agricole
  • cella 1×1 [km] aree a rischio potenziale maggiore

 
 
 
Come si evince dalla mappa, il Vallo di Diano risulta essere tra le aree a rischio potenziale maggiore pertanto queste attività di analisi e monitoraggio sono un passo importante per conoscere e quindi adottare strategie di tutela ambientale e della salute.
Dott.ssa Isolina Coiro
Consulente Ambientale del Comune di Sant’Arsenio