Salerno: Porto, Fit Cisl provinciale a difesa scalo cittadino, priorità restano livelli occupazionali

La Fit Cisl provinciale si conferma in prima linea per difendere il porto di Salerno. “Quello che vogliamo sottolineare non è tanto il diniego assoluto all’accorpamento ma bensì il metodo con cui avviene. Le competenze che poi verranno date all’autorità competente a Napoli in merito agli investimenti da fare nei porti e ai lavori di ammodernamento, con le destinazioni d’uso, tutte queste decisioni dovranno tenere conto delle esigenze del territorio”, ha spiegato Ezio Monetta, segretario generale della Fit Cisl provinciale. “Non siamo preoccupati per l’atto politico ma per le ripercussioni che eventualmente ci potrebbero essere sui livelli occupazionali. Servono progetti e investimenti nelle infrastrutture del porto di Salerno, in tanti anni non si è pensato ad un retroporto, una zona atta a recepire gli arrivi via mare. L’accorpamento ci preoccupa, ma relativamente se si garantiscono i livelli occupazionali. Preoccupa anche una parte della riforma sul mercato del lavoro, questo genererebbe una corsa al ribasso a discapito degli elementi di sicurezza così complessa per gli stessi lavoratori”.