Agropoli: Enpa, animali d’affezione detenuti nel degrado

A seguito di una segnalazione, le guardie si sono recate ad Agropoli a constatare le condizioni di detenzione di alcuni animali da affezione. L’intervento ha portato alla luce una situazione di degrado e maltrattamento da brividi. Un cane tenuto a catena, senza cuccia o riparo, era deceduto da giorni come dimostrato dal livello di decomposizione della carcassa. Sette cuccioli rinchiusi in un fabbricato, senza nessuna finestra, vivevano al buio, tra i loro escrementi, senza cibo e acqua. All’esterno la madre, alla quale erano stati tolti per anticiparne lo svezzamento, che non si allontanava dalla porta che la separava da loro. Nessuno dei cani era ovviamente provvisto di microchip. Le guardie hanno proceduto con una denuncia per maltrattamento e diverse sanzioni amministrative sulle norme ambientali tra cui depositi incontrollati di rifiuti e illecito smaltimento. I cuccioli e la madre sono stati sequestrati e ora cercano una casa per la vita. Si ringrazia i Carabinieri della locale stazione per l’intervento tempestivo. I volontari si sono attivati per una situazione alquanto singolare. Il restauro di una fontana rendeva necessario lo spostamento delle centinaia di pesci rossi, carpe koi e altri pesci abbandonati o liberati dai cittadini dopo averli acquistati con superficialità. L’operazione, risultata difficile a causa delle temperature davvero basse, ha visto partecipi di volontari dell’Enpa, del MPA di Napoli, Qua la Zampa e semplici cittadini. I pesci sono stati spostati in altre fontane pubbliche. Nelle stesse ore un gabbiano veniva soccorso dai volontari dell’Associazione zoofila nocerina, consegnato all’Enpa e portato al Centro di Recupero della Fauna Selvatica, il Frullone di Napoli. L’Enpa ringrazia la sensibilità dimostrata dal Sindaco e dalla Giunta del Comune di Pompei per aver allertato le Associazioni per mettere in salvo centinaia di animali destinati altrimenti a morire durante la fase di restauro o a finire in bocce di vetro.