Baronissi: al Frac mostra “Peter Willburger & i suoi amici”

Venerdì 18 dicembre alle ore 19:00 nella sale delle conferenze del Museo-FRAC di Baronissi, il sindaco Gianfranco Valiante, l’assessore alla cultura Emanuela Migliore, Massimo Bignardi direttore del Museo FRAC, presenteranno la mostra “Peter Willburger & i suoi amici. Incisori italiani degli anni Novanta”. Promossa dal Fondo Regionale d’Arte Contemporanea, dal Comune di Baronissi con il sostegno della Regione Campania (contributo della “DG12 – UOD 04 – Promozione e valorizzazione Musei e Biblioteche”),  la mostra si propone come una significativa retrospettiva dedicata all’artista austriaco Peter Willburger (Hall/Tirol 1942 – Raito di Vietri sul mare 1998) allestita in Italia dopo quelle ospitate, al Tempio di Pomona di Salerno e al Palazzo Guicciardini Milano, rispettivamente nel 2004 e nel 2008. Insieme ad una selezione delle opere di Willburger, tra queste disegni e dipinti giovanili degli anni Sessanta fino ad oggi inediti, saranno esposte quelle dei suoi amici incisori italiani: di  Guido Strazza che, con la direzione assunta agli inizi metà degli anni Settanta della Calcografia Nazionale e con il corso tenuto nel 1976 al quale si iscriverà Willburger, traccerà nuove prospettive all’incisione contemporanea italiana, e di quelli che hanno condiviso con lui il clima di rinnovamento della grafica d’arte in Italia, Lorenzo Bruno, Vittorio Manno, Giulia Napoleone, Angelo Rizzelli e Vittorio Avella. Una compagine di artisti di fama internazionale, espressione della grande scuola italiana e, al tempo stesso, interpreti di un difficoltoso rapporto con i retaggi culturali che hanno guardato all’incisione collocandola sempre in secondo piano rispetto alla pittura e alla scultura. «La mostra, scrive nell’introduzione il sindaco Valiante, non risponde solo al desiderio di rendere omaggio ad un grande artista e ad un amico qual è stato Peter Willburger,  ma offre l’occasione per porre una riflessione sulla grafica d’arte italiana, sulla sua realtà operativa, sul suo essere ancora esperienza creativa e manualità. Un segno intorno al quale noi oggi costruiamo la realtà di Baronissi  che dialoga vivacemente con la realtà universitaria, con le prospettive che essa offre, con un territorio in continua evoluzione». La mostra, curata da Massimo Bignardi quale lavoro di ricerca e di catalogazione avviato all’interno dell’attività didattica e di ricerca della cattedra di Storia dell’arte contemporanea del Dipartimento di Scienze storiche e dei Beni culturali dell’Università di Siena, si avvale della collaborazione  dellAssociazione “L’Arte di Peter Willburger” di Hall in Tirolo, del MAACC (Modern Art Amalfi Coast Centre “Peter Willburger”), degli eredi, degli artisti invitati che hanno messo a disposizione il loro archivio, nonché di istituzioni museali austriache, quali lo Stadtmuseum di Hall/ Tirol che ha concesso il prestito di opere presenti in mostra, e le stamperie d’arte, Il Bisonte di Firenze,  Il LABORATORIO /Le Edizioni di Nola, la Grafica di via setti dolori di Matera.