Eboli: Vecchio su nuova normativa e paralisi ospedaliera

Come è noto dal 24.11.2015 è entrata in vigore la legge n.161/2014 che recepisce integralmente le direttive europee disciplinanti l’orario di lavoro dei dipendenti del servizio sanitario nazionale. Una direttiva Europea, la n. 88/2003, viene applicata dopo 13 anni e trova impreparati Governo, Ministeri, Regioni e ASL. La legge definisce i criteri minimi relativi a riposi, pause, ferie, orario massimo  di lavoro e lavoro notturno. Il riposo giornaliero minimo stabilito è pari a 11 ore consecutive nell’arco delle 24 ore, mentre il tempo lavorativo massimo settimanale non deve essere superiore a 48 ore, straordinario compreso. Ogni sette giorni il lavoratore deve beneficiare di un periodo minimo di riposo ininterrotto di 24 ore a cui occorre sommare le 11 ore di riposo giornaliero del giorno lavorativo precedente. E’ consentito differire il riposo settimanale, al massimo, su di un periodo di 14 giorni. E’ evidente che l’applicazione di questa legge avrà pesanti ricadute sull’organizzazione del lavoro negli ospedali che, fino ad ora, sono andati avanti attraverso il ricorso alle prestazioni straordinarie. C’è da chiedersi come sia stato possibile arrivare ad una situazione simile, dopo ben 13 anni, senza aver predisposto per tempo le dovute soluzioni. Parliamo di sanità, e quindi di salute del cittadino, bene primario per ciascuno di noi. L’applicazione della legge evidenzia, ove ve ne fosse bisogno,  la disastrosa gestione della sanità della Regione Campania e della Provincia di Salerno. Ricordo che la nostra regione è ancora sottoposta alla procedura di commissariamento ed al cosiddetto blocco del turn over del personale impiegato nel servizio sanitario. In provincia di Salerno manca un vero piano di riorganizzazione della rete ospedaliera. In questi anni vi è stata solo una gran confusione sia da parte di chi doveva regolare la materia sanitaria alla regione, sia da parte di chi gestiva l’ASL di Salerno.La Regione Campaniaprima ha ridisegnato l’assetto della rete ospedaliera e territoriale con il Decreto Commissariale n. 49/2010 stabilendo, per ciò che concerne il nostro territorio,  che i presidi di Oliveto Citra, Roccadaspide, Eboli e Battipaglia dovevano confluire in un’unica struttura ospedaliera denominata Presidio Unico della Valle del Sele. Poi, dopo tre anni di inerzia assoluta, ha approvato il decreto n. 82/2013 stabilendo che l’Ospedale Unico della Valle del Sele è programmato tra gli obiettivi non prioritari richiedendo, nelle more, all’Azienda Sanitaria Locale di Salerno di riprogrammare l’organizzazione dei quattro ospedali e di definire come obiettivo prioritario le azioni e i tempi per realizzare l’accorpamento delle funzioni dei presidi di Eboli e Battipaglia. Nella confusione generale, l’ASL di Salerno non solo non ha risolto il problema dell’accorpamento funzionale dei due presidi ospedalieri, ma non ha saputo riorganizzare alcuna rete ospedaliera, permettendo che continuassero ad esistere inutili doppioni di reparti a distanza di pochi chilometri che impegnano personale medico e paramedico utilizzabile in strutture più qualificate. In realtà, la razionalizzazione della rete Ospedaliera ha colpito solo l’Ospedale di Eboli, dove sono stati chiusi i reparti di Ostetricia e Pediatria e sono stati accorpati almeno altri sette reparti. Tra qualche giorno chiuderà i battenti anche ginecologia. Nessun intervento di razionalizzazione organizzativa è stato effettuato negli altri Presidi Ospedalieri considerati. La situazione organica è disastrosa per quasi tutte le Unità Operative dell’ Ospedale Eburino che rimane l’unico potenzialmente in grado di dare risposte soddisfacenti per la cura della salute a sud di Salerno. Dopo il 10.12.2015 non si sa come si farà fronte ai turni del reparto di radiologia, privo di personale, e dello stesso Pronto Soccorso, mentre reparti specialistici, quali ad esempio Nefrologia, stenteranno nell’erogazioni di prestazioni degne di tale nome. Nella prospettiva della costruzione di un Ospedale Unico della Valle del Sele sarebbe opportuno che dalla Regione e dai vertici dell’ASL Salernitana giungessero segnali sulla razionalizzazione degli Ospedali, valutando innanzitutto la qualità delle prestazioni eseguite, mettendo mano a provvedimenti strutturali ed organizzativi che sin ora nessuno ha avuto la forza di emanare. Intanto, occorre promuovere, senza perdere alcun giorno, una discussione con il Commissario Straordinario dell’ASL di Salerno e conla Regione Campaniaper capire come si intende affrontare il problema della salute dei cittadini della Valle del Sele. La città di Eboli, la nostra città merita risposte certe. Nella mia qualità provvederò immediatamente a riunire i capi dei gruppi consiliari al fine di convocare una seduta urgente del Consiglio Comunale per discutere e  cercare soluzioni ai problemi della sanità sul territorio. Dobbiamo difendere con i denti il nostro Ospedale, anche a costo di una mobilitazione generale.

Il Presidente del Consiglio Comunale

Fausto Vecchio