Bologna: Merola “Crocifisso nelle aule, medievale!”

di Rita Occidente Lupo

Quale meraviglia che l’Occidente venga “stuprato” religiosamente dall’islam sempre più integralista giacchè è proprio nel Paese che vanta la culla petrina, che s’annidano le peggiori controversie rispetto alla coerenza del proprio credo. In nome di un laicismo divampante, si tenta costantemente di coartare le note distintive della religiosità, che da sempre connotano un popolo. Alla luce della recente asserzione del Sindaco di Bologna, Virginio Merola, in risposta alla proposta della presidente di centrodestra del Quartiere S.Stefano, Ilaria Giorgetti, che ha scritto alle scuole locali, invitandole ad esporre il Crocifisso sulle pareti, a maggior ragione dopo la strage di Parigi. “Appartiene al Medioevo!” Lapidario il sindaco Pd nel bocciare la proposta giacchè “Non è il momento di contrapporre un simbolo religioso all’altro, ma di prendere e ricordare il meglio della nostra istituzione comunale e della rivoluzione francese”. Gli sfuggono le sentenze a riguardo, su una questione per troppo diatribata, alla luce del discorso interculturale contemporaneo.  Che nell’accogliere i nuovi flussi, finisce per sopprimere le proprie radici. Ancora una volta vien accantonato il discorso religioso, isolata la fede, in nome di un progressismo, che invece aliena sempre ulteriormente la cifra umana. Rinnegare la propria religione, contrariamente a chi per essa pronto a lasciarsi esplodere, la dice lunga sull’immagine che si rimanda agli occhi anche del peggiore attentatore che assetato di sangue non teme nel porre il sigillo al proprio crimine “Allah è grande!”