Salerno: I Congresso Nazionale Lega per l’Italia

Giovedì 12 novembre alle ore 17,00, presso la Sala Bottiglieri della provincia, conferenza stampa del I Congresso Nazionale del movimento Lega per l’Italia, presieduto da Luigi Pergamo. Interverranno: avv. Tina Grella, responsabile provinciale di Salerno; dott. Stefano Castiello responsabile Regione Lombardia; avv. Roberto Parente, responsabile Regione Toscana; dott. Giacomo Tuttobene, responsabile provinciale Messina; dott. Paola Rovegno, responsabile regionale Liguria; prof. Gianni Gargione, responsabile del programma; coordina prof. Rita Occidente Lupo, direttore quotidiano dentroSalerno.it; conclude prof. Luigi Pergamo, presidente nazionale.

COSTUIAMO INSIEME

IL FUTURO DEL PAESE

10 punti per cambiare l’Italia

20 progetti regionali

Il nostro paese ritornerà a correre

LAVORO Salari più giusti, più formazione e specializzazione, meno tasse sui salari, meno tasse sulle pensioni, tassiamo la prostituzione.
AMBIENTE Messa in sicurezza, pulizia, piantumazione delle nostre colline e montagne (- FRANE), pulizia di tutto il bacino idrografico nazionale, molti fiumi esondano in quanto pieni di detriti ( LA PREVENZIONE COSTA MENO DEGLI INDENNIZZI CHE LO STATO PAGA A SEGUITO DI FRANE; ALLUVIONI ED ESONDAZIONI), bonifica di tutte le discariche sul territorio nazionale ( – TUMORI), ripristino e apertura dei 60000 siti industriali dismessi e delle PMI chiuse, prima di concedere nuovi permessi a costruire (- SOTTRAZIONE DI TERRENO FERTILE PER L’AGRICOLTURA), incentivare l’agricoltura biologica (-PESTICIDI).
ENERGIA Trasformazioni delle centrali termoidrauliche dismesse a biomassa, favorire l’energia eolica e solare.
AGRICOLTURA E PESCA Consumiamo i prodotti nazionali, incentiviamo il MADE IN ITALY, diciamo basta ai diktat europei, favoriamo il ricambio generazionale nell’agricoltura e nella pesca.
SCUOLA-SPORT Più merito più libertà, bonus agli studenti e agli insegnanti diligenti, più istituti sul territorio, più ricerca, stop ai grandi sprechi sportivi, più sport nelle scuole meno business. Noi di Lega per l’Italia sogniamo una scuola che “sforna” ECCELLENZE e CAMPIONI.
TURISMO Incentivi per nuove aperture di strutture alberghiere e ricettive  per attrarre milioni di turisti sulle nostre coste. L’Italia deve diventare un club relax mondiale (quando Dio ha fatto l’Italia stava a genio) rivalutare e stimare il patrimonio storico, archeologico, demaniale, immobiliare del nostro Paese e costituzione di un fondo di investimento immobiliare, abbasserebbe del 40% il nostro debito pubblico (- TASSE  – POLITICA DI RIGORE)
PMI Aliquota unica al 13%, paghiamo tutti paghiamo meno, in questo modo gli imprenditori italiani che hanno investito all’estero sono più incentivati a ritornare in Italia per riaprire le fabbriche che hanno chiuso, un bonus di 500€ mensili alle aziende che assumono i LAVORATORI ITALIANI ALL’ESTERO, credito di imposta al 100% degli investimenti che vengono effettuati dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2020.
ECONOMIA-BANCHE-FISCO Stop al fisco ingiusto, cancelliamo gli studi di settore, eliminiamo l’obbligo del POS. Fermiamo: le BANCHE, le TASSE e l’EQUITALIA.
PENSIONI E SOSTEGNO SOCIALE Cancellazione Legge Fornero, pensioni minime € 1000, restituzione della rivalutazione Istat per tutti.
POLITICA ED ISTITUZIONI  Si al finanziamento pubblico ai partiti, abolizione di tutte le indennità per i parlamentari e i consiglieri regionali, devono essere pagati dai partiti di appartenenza. Una REPUBBLICA PRESIDENZIALISTA sarebbe la risoluzione della maggior parte dei problemi che oggi ha il Paese.

Noi vogliamo essere il Movimento dei 20 dialetti italiani, vogliamo dare vita agli Stati Uniti d’Italia

UNA REPUBBLICA PRESIDENZIALE : cos’è

Per repubblica presidenziale s’intende una forma di governo in cui il potere esecutivo è concentrato nella figura del presidente che è anche il capo del governo. Quest’ultimo viene eletto direttamente dal popolo al quale risponde del proprio operato. Da questo primario concetto facendo un’analisi sull’attuale stato del nostro paese notiamo che esiste instabilità – corruzione – clientelismo – partitocrazia. È d’uopo rammentare che l’Italia è un paese democratico ed il termine democrazia deriva dal greco “demos” che significa popolo. Con ciò vogliamo dichiarare che è il popolo l’unico sovrano che decide sulle vicende politiche. Ci sembra opportuno chiarire quali sono i vantaggi usando come fattispecie una repubblica presidenziale;

1) Maggiore stabilità: infatti non sono previste possibilità di revoca della fiducia politica nel corso del mandato presidenziale a meno che il presidente non si renda colpevole di gravi reati. Pertanto anche in presenza di dibattiti o discussioni di partiti politici nulla tocca il regolare andamento politico del paese

2) Più potere al leader: nei regimi presidenziali il leader è il responsabile del partito infatti si vota l’uomo e non solo il partito

3) Maggiore efficacia decisionale: il nostro paese non dà alcuna possibilità di “cambiare le cose” in quanto il governo eletto si trova sempre a combattere contro opposizione, minoranze, partiti ed altro. E pertanto è impossibile qualsiasi forma decisiva.

Nel modello da noi disegnato a fianco del presidente del consiglio (premier) c’è la figura del presidente della repubblica (capo dello stato). Il premier non può cambiare né la costituzione, né il sistema elettorale, né allungare il proprio mandato, il sistema presidenziale da noi proposto può essere ritenuto un incrocio tra quello americano e il sistema parlamentare italiano. Lo abbiamo chiamato semipresidenzialismo all’italiana. Esso prevede due turni elettorali: le primarie e le secondarie.Le primarie: non si svolgono contemporaneamente in tutto il paese: si inizia da tre regioni, poi se ne passano ad altre tre regioni, e così via. La competizione non è solo tra partiti ma lo è soprattutto all’interno dei partiti, cioè decide chi deve diventare il candidato presidente di quel partito.

Le secondarie: una volta svolto le primarie resteranno in corso solamente due candidati a presidente. Subito dopo le primarie, uno dei due candidati presidenti, vincitori, riunisce gli eletti del suo partito per preparare il programma, stabilire strategie, formare la squadra di governo, decidere cioè in caso di vittoria, chi saranno i ministri del futuro governo. Poi si dà inizio alla campagna elettorale. Alla fine si fa il ballottaggio.