L’Italia, Paese degli scomparsi…

di Rita Occidente Lupo

Tante presenze-assenze nel Bel Paese, senza tracce. Se non quelle della disperazione di parenti, in preda al dolore più sordo, di non aver neanche un minimo indizio o segnale, per poter sapere del proprio congiunto di cui nessuna più notizia. In Italia, stimate 31.372 casi  dal 1974. Nel primo semestre dell’anno, un aumento di 7.993. Anche se conforta il trend dei ritrovamenti: 125.657 al 30 giugno 2015, contro i 119.802 del 31 dicembre 2014 (+5.855). I dati ufficiali, emersi nei giorni scorsi, in seguito alla tredicesima Relazione semestrale presentata al Viminale. Il Lazio, la regione più colpita, seguita da Sicilia, Lombardia e Campania. Anche stranieri sembrano talvolta ingoiati nel nulla: minorenni, spesso lontani da centri d’accoglienza, in preda all’esodo migratorio, letale nella traversata. La fetta inerente agli anziani, frequentemente affetta da patologie senili o disturbi neurologici. In caso di ritrovamento di cadaveri, s’accendono tante speranze, ma l’identificazione anche dei dispersi in mare stranieri, lascia scarsi margini di certezza.