Perbenismo della trasgressione, cresce malessere delle “discariche sociali”

Giuseppe Lembo

Il profondo e sempre più diffuso male italiano, a chiare lettere, porta un nome; un nome solo; è quello inconfondibile del “perbenismo della trasgressione”; una trasgressione violenta sempre più diffusa, sempre più ammalata di ipocrito “perbenismo”. E’ questo mondo di profonde sofferenze, apparentemente “per bene”, un vero e proprio lager di disumanità; un lager che, non a torto, può essere definito, per tutto quello che contiene, un vero e proprio “paradiso-inferno”; va opportunamente definito per quello che è, ossia il mondo disumano delle tante discariche sociali. Il mondo giovane non può essere abbandonato a se stesso; così facendo, irresponsabilmente, con la forza distruttiva di un insieme sempre più interessato al solo presente del carpe diem, va in massa, verso un disastro da tempo annunciato. Un disastro che, con l’indifferenza di un non più tollerabile perbenismo della trasgressione, apre le porte a quelle tante fameliche e disumane aggregazioni di un insieme fortemente trasgressivo, meglio conosciuto come “discariche sociali”. Bisogna restituire alla legalità tutte quelle aree di extra-territorialità che si traducono in discariche sociali, in nome di un falso perbenismo della trasgressione. Occorre far valere e sempre, i necessari principi della repressione; trattasi di una via obbligata per chi pensa di poter impunemente trasgredire facendo male a se stessi ed agli altri, a partire dal proprio mondo familiare e da quel mondo sociale che, con grave insipiente leggerezza, si tradisce allontanandosene, per strade senza ritorno, assolutamente deviate e devianti. Le discoteche italiane devono essere rigorosamente controllate; da luoghi sempre più dal volto disumano di discariche sociali, devono essere necessariamente riportate a luoghi di un umano divertimento che non deve produrre alcun danno morale e fisico a chi le frequenta. Occorre, dalle discoteche italiane, cancellare il marchio infamante di discariche sociali a causa del tanto diffuso illecito (alcool, droghe, prostituzione giovanile) che rende vittime i tanti frequentatori alla ricerca di trasgressioni facili ed al di fuori di ogni regola, con il complice perbenismo di un’indifferenza che diventa sempre più spesso assassina dei propri figli e dei propri nipoti. Occorre evitare che il disastro giovane nell’extraterritorialità delle discoteche continui, portandosi con sé oltre al degrado umano, tante sofferenze e morte. Occorre denunciare l’illecito di un mondo sempre più disumano e sempre più affaristicamente impegnato a fare affari sporchi sulla pelle dei giovani, cancellandone la stessa vita, giovanilmente intesa da sballo, con licenza  di poter fare tutto ed entrare da falso ed apparente “protagonista” nel mondo della trasgressione senza se e senza ma, ingurgitando a più non posso alcool e pasticche di droghe con situazioni estreme di coma etilico e di un imbasticcamento che, non solo producono una condizione da sballo, ma anche e sempre più spesso, producono gravi rischi per tanti che si fanno male ad un punto tale da morire di morte da coma etilico irreversibile e/o di droghe maledette, trasformate in strumenti di morte dai tanti dannati della Terra che, con indifferenza, vendono morte ai giovani che si affacciano alla vita e senza saperlo passano irresponsabilmente dalla vita alla morte. Le italianissime discariche sociali, palestre di disumana violenza umana, vanno fermate; vanno, laddove è necessario, chiuse, evitando che diventino in modo crescente, luoghi di disperazione e di morte. Le discariche sociali vanno ed al più presto ripulite e restituite da extraterritoriali quali sono, al sistema italiano della trasparenza vigile e rigorosa. L’industria del divertimento italiano non va assolutamente criminalizzata; va, però, normalizzata, dandole dignità di vita e quella legalità che sempre più spesso non ha, per un eccesso ingiustificato di libertà del fare che si trasforma in forte libertinaggio ed in situazioni di crescente illecito; occorre portare alla luce l’illecito; occorre reprimere le illegalità che si usano, abusandone, contro il mondo giovanile. È necessario evitare le tante tragedie italiane di un mondo giovanile sempre più abbandonato a se stesso; occorre e da subito, nella società italiana, una tolleranza zero.