Giffoni Valle Piana: Albertazzi “Mercante di Venezia” alla Truffault

Un omaggio al genio del Bardo nel 450° anno dalla nascita. Mercoledì 18 marzo la VII Stagione Invernale di Prosa di Giffoni Teatro prosegue con Giorgio Albertazzi: sarà Shylock, il ricco cinico ebreo attorno al quale ruota la trama de “Il Mercante di Venezia”, uno dei capolavori di William Shakespeare. Vera e propria icona della scena nazionale, il maestro giganteggia nella commedia in cui i temi del denaro, della religione, del potere si intrecciano alle vicende amorose di tre ragazzi. «E’ uno Shylock pieno di ironia – così il protagonista presenta il suo personaggio – Un gran signore che presta i soldi come farebbe una banca, ma in fondo è un perdente, uno sconfitto su tutti i fronti. Alla fine resta solo e io gli faccio fare una cosa che nel testo originale non c’è: butta via i soldi… punto a svelare il lato grottesco di Shakespeare, di cui si tende a calcare di solito la parte tragica. Ma questa è una commedia, oltretutto ambientata a Venezia che all’epoca era, e lo è ancora, un porto di mare, dove le razze si intrecciavano e si integravano». E proprio la città della laguna, nella rilettura del regista Giancarlo Marinelli, sarà simile ad una spiaggia della California; ragazzi bellissimi, donne sinuose come sirene, moto (scafi) che alzano la sabbia e le onde, un senso continuo di vertigine, una perpetua vacanza, musica e feste dappertutto, un sabato sera periodico nella impossibile moltiplicazione della giovinezza. «Questi ragazzi veneziani fanno continuamente ciò che io, ogni volta che approdo in Laguna, vorrei fare: il bagno – aggiunge il regista – Li vedo sempre umidi e seminudi, distesi al sole; anfibi verticali che sbracciano e abbracciano la città. Quanto a Shylock, per me, è magnetico, irresistibile, perfettamente padrone di ogni avventura e sventura; è l’uomo più bello e più giovane che io conosca. È Giorgio Albertazzi».