Acerra: Ordinanza sindacale contenimento inquinamento polveri sottili

Il Sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri, ha emanato l’Ordinanza Sindacale n.6 del 2015 per il contenimento dell’inquinamento dell’atmosfera da polveri sottili che impone limiti, vieta alcune azioni al fine di contenere l’inquinamento e invita la popolazione ad adottare comportamenti a salvaguardia della salute e per contribuire al miglioramento della qualità dell’aria. Il provvedimento è scaturito dalla riunione tenutasi presso il Comune di Acerra con la partecipazione del Dirigente del Settore Ambiente, del Dirigente della Polizia Municipale, del Direttore del Servizio Igiene e Sanità dell’Asl Na2 e un rappresentante dell’Arpac per l’esame dei dati delle centraline collocate sul territorio comunale che rilevano l’inquinamento atmosferico. Dall’esame dei dati di monitoraggio, l’Arpac ha fatto rilevare che nel corso dell’anno 2014 si è verificato un numero di sforamenti superiori ai 35 ammessi dal D.Lgs. n. 155/2010 e che la quasi totalità degli sforamenti, secondo l’Arpac, sono riferibili al periodo invernale per cui si può desumere che derivino prioritariamente da riscaldamenti da biomasse.

In particolare, l’Ordinanza Sindacale firmata dal Sindaco Raffaele Lettieri limita l’accensione degli impianti di riscaldamento, fino al 31 marzo 2015, nella Casa Comunale e negli Uffici Comunali, nonché negli edifici scolastici, dalle ore 7 alle 11 e, nei giorni di rientro pomeridiano, dalle 14 alle 15 e ad un massimo di 18°C. Inoltre, sempre con la stessa ordinanza si limita l’accensione degli impianti di riscaldamento, fino al 31 marzo 2015, ad un massimo di 7 ore giornaliere  e ad un massimo di 18°C negli edifici residenziali, uffici, attività ricreative o di culto, attività commerciali, attività sportive, attività scolastiche a partire dal livello medio inferiore; di limitare il riscaldamento degli negli edifici classificati come attività industriali ed artigianali e assimilabili alla temperatura massima di 17°C. In più, è vietato effettuare combustioni all’aperto, in particolare in ambito agricolo e di cantiere, è vietato climatizzare cantine, ripostigli, scale primarie e secondarie che collegano spazi di abitazione con cantine, box, garage, depositi. E’ ancora vietato mantenere acceso il motore dei veicoli su due ruote e degli autoveicoli come gli autobus nella fase di stazionamento ai capolinea, gli autoveicoli in sosta e per i veicoli merci anche durante le fasi di carico/scarico, o gli autoveicoli per arresto della circolazione di durata maggiore di un minuto in corrispondenza di particolari impianti semaforici e di passaggi a livello. Tale Ordinanza non si applica invece alle case di cure pubbliche e private.

Nello stesso documento si indicano anche comportamenti individuali di salvaguardia della salute diretti alla popolazione, in caso di concentrazioni particolarmente elevate di inquinanti atmosferici, superiori ai limiti consentiti: ad esempio, gli individui o i gruppi sensibili come gli anziani, i bambini o i soggetti in precarie condizioni di salute è bene che limitino la loro attività all’aperto ed evitino di trattenersi a lungo in aree con intenso traffico. Per ridurre i rischi per la salute connessi alle alte concentrazioni di inquinanti atmosferici si chiede di evitare di tenere i bambini ad un’altezza di 30-50 centimetri dal suolo (livello a cui si propaga la maggior parte delle emissioni dei veicoli a motore), utilizzando invece per il loro trasporto carrozzine, passeggini e zaini di altezza adeguata; evitare inoltre esposizioni all’aria aperta non raccomandabili nelle giornate ad alto inquinamento; in auto azionare gli impianti di ricircolo dell’aria durante il transito in aree urbane inquinate; evitare che le prese d’aria dei condizionatori vengano ubicate su vie di intenso traffico veicolare. Per contribuire al miglioramento della qualità dell’aria durante i periodi di criticità che coincidono in particolare con le giornate invernali fredde, con cielo sereno ed assenza di vento, è utile che la popolazione attui una serie di azioni volte alla limitazione delle emissioni, con l’obiettivo di fornire un ulteriore contributo alla limitazione delle concentrazioni in atmosfera e limitare le esposizioni prolungate a livelli elevati di polveri fini, come ad esempio: rispettare rigorosamente i divieti relativi al fermo totale o parziale; effettuare verifiche periodiche agli scarichi dei veicoli (verifiche aggiuntive a quella obbligatoria del bollino blu), sia di auto che di moto e motorini e soprattutto per i veicoli non catalizzati e in particolare quelli diesel; revisionare periodicamente gli impianti termici degli ambienti confinati; limitare l’utilizzo della legna e del pellet per il riscaldamento domestico; verificare all’atto dell’acquisizione la corretta provenienza di legna, pellet è quant’altro è utilizzato per l’alimentazione del riscaldamento domestico.