Eboli: “Cura shock per rilanciare edilizia, la città deve ripartire”

 

Il candidato sindaco lancia la prima proposta programmatica inerente l’urbanistica.“Stiamo assemblando un programma snello ma concreto, che mira a far crescere la nostra città e ridisegnare intere fette di territorio. Come già detto in precedenza abbiamo sei priorità e una di queste è rappresentata dall’urbanistica. Il piano regolatore generale voluto dall’allora giunta Rosania-Cariello ha di fatto bloccato lo sviluppo ad Eboli; non vengono costruite più abitazioni e le gru sono diventate, nel corso degli anni, un ricordo. I nostri obiettivi sono e restano i seguenti: salvaguardare il suolo da un consumo eccessivo; rispettare l’ambiente; stop alle varianti su zona agricola; via libera ad una perequazione urbanistica tanto auspicata ma mai ottenuta. Il tutto, tenuto conto della perdurante crisi del mercato immobiliare, si concretizza con una cura shock che serve a ridare ossigeno all’intero comparto edilizio: l’abbassamento della pezzatura minima per edificare. Moltissimi residenti delle zone periferiche, ma soprattutto chi aveva intenzione di costruire casa per esigenze familiari, hanno dovuto fare i conti con un limite invalicabile: 27.000 metri quadri per poter costruire. Al di sotto di questa porzione di terreno non è stato possibile sviluppare nessuna abitazione, se non qualche deposito agricolo ( con successivo cambio di destinazione d’uso). Portare a 10.000 metri quadri il limite minimo per la costruzione di una casa è un dovere. Contestualmente evitiamo inutili colate di cemento, salvaguardando l’ambiente e dando un segnale importante in tema di consumo del suolo. Questa misura è stata valutata in maniera approfondita dai nostri tecnici e ritenuta realizzabile. Evidenti sarebbero le conseguenze occupazionali: se riparte l’edilizia, si mette in moto una catena lavorativa che inevitabilmente porta molti disoccupati del settore a rimettersi in gioco, senza dimenticare le tante ditte presenti sul territorio che finalmente potrebbero avere una boccata d’ossigeno. Inoltre, proprio per andare incontro e sostenere le imprese locali introdurremo i cosiddetti “Appalti a chilometro zero”: gli appalti di Eboli agli ebolitani. Pur all’interno del quadro normativo esistente, è necessario elaborare un regolamento per la disciplina delle gare di appalto pubbliche che, a determinate condizioni di qualità ed efficienza, favorisca le aziende residenti sul territorio.

Damiano Cardiello Candidato sindaco