Angri: Unimpresa, altri furti nel parcheggio ex MCM

La città appare sempre più insicura e servono azioni forti e risolutive – dichiara la delegata Unimpresa Annamaria Chiavazzo-  Proprio questa mattina alcuni nostri associati ci hanno confermato di aver avuto il furto addirittura della spesa all’interno delle loro auto parcheggiate nell’area ex McM”. Unimpresa Angri chiede la convocazione di un tavolo urgente e un coordinamento interforze per garantire maggiore sicurezza sul territorio. “I tre furti di questa mattina e gli altri episodi delle scorse settimane sono l’esempio lampante dell’inefficienza della vigilanza e monitoraggio delle nostre zone.  Ancora più grave che sia preso di mira quel parcheggio tanto fondamentale per i nostri esercizi pubblici e su cui l’amministrazione comunale non ha mai concretamente puntato se non con provvedimenti tampone e un pasticcio di ruoli e competenze”. E’ netta la protesta di AnnaMaria Chiavazzo che ora chiede concrete azioni dell’amministrazione: Serve la videosorveglianza con centraline controllate come ha già fatto Castellammare di Stabia e altri comuni più attenti, e se non è possibile per mancanze di risorse si garantiscano controlli certi e monitoraggio di flussi all’interno di quell’area e alle porte della città. Angri sta diventando insicura e questo ci danneggia ulteriormente. Il piano parcheggio promesso dall’amministrazione comunale non è stato ancora attuato e nulla si sa veramente sui tempi di attuazione e di chi e come saranno gestiti quegli spazi. Vogliamo essere coinvolti e non subire scelte- conclude AnnaMaria Chiavazzo – che ha inteso dar vita insieme agli altri operatori del centro e delle aree di Via Nazionale e Via dei Goti ad un comitato per la sicurezza. I nostri negozi hanno già gravi difficoltà per mantenersi a galla, nulla di quello che abbiamo chiesto in merito a defiscalizzazioni e centro commerciale naturale è stato accolto. E intendiamo ribadire che anche in procinto di questa campagna elettorale non accetteremo alcun invito di qualsivoglia candidato se non saranno fatte concrete promesse per evitare la desertificazione delle strade e la chiusura di tante piccole attività che mettono sul lastrico decine di famiglie”