Il rispetto della vita umana

La Beata Teresa di Calcutta diceva: “Se una madre può uccidere il suo stesso figlio nel suo grembo, distruggere la carne della sua carne, vita della sua vita e frutto del suo amore, perché ci sorprendiamo della violenza e del terrorismo che si sparge intorno a noi?“. E aggiungeva severe parole profetiche: “L’aborto è il più grande nemico della pace, perché se una madre può uccidere il figlio, ciò significa che gli esseri umani hanno perso totalmente il rispetto per la vita e più facilmente possono uccidersi a vicenda“.

Quanto sta attualmente accadendo nel mondo non ne è una tragica riprova? In proposito, il Card. Sodano, commentando la tragedia che ha sconvolto gli Stati Uniti e il mondo intero l’11 settembre 2001, diceva: “C’è una legge naturale valida per tutti che Dio ha scritto nel cuore dell’uomo. Questa legge è identica per tutte le religioni e si traduce nel comandamento “NON UCCIDERE“. Di qui, ha concluso il Card. Sodano, “un appello a lavorare insieme per rinnovare la nostra umanità, formando le coscienze, rispettando i grandi valori etici a cominciare dal diritto alla vita“.

Anche il Papa, Giovanni Paolo II, nell’Enciclica “Evangelium Vitae” (n°91) ammoniva che “solo la concorde coo perazione di quanti credono nel valore della vita potrà evitare una sconfitta della civiltà dalle conseguenze imprevedibili“, invitando tutti ad accogliere “l’ardua sfida” per la vita, all’inizio del Terzo Millennio.

Così il 13 gennaio 2003, al Corpo Diplomatico, Giovanni Paolo II ha ribadito: “Non vi sorprenda il fatto che, di fronte ad una platea di diplomatici, io proponga al riguardo alcuni imperativi, ai quali mi sembra necessario ottemperare, se si vuole evitare che popoli interi, forse addirittura l’umanità stessa, precipitino nell’abisso. Anzitutto un «Sì alla vita»! Rispettare la vita e le vite: tutto comincia da qui, poiché il più fondamentale diritto umano è il diritto alla vita. L’aborto, l’eutanasia o la clonazione umana, ad esempio, rischiano di ridurre la persona umana ad un semplice oggetto: in qualche modo, la vita e la morte a comando! Quando sono prive di ogni criterio morale, le ricerche scientifiche che manipolano le sorgenti della vita, sono una negazione dell’essere e della dignità della persona. Anche la stessa guerra attenta alla vita umana, perché reca con sé sofferenza e morte. La lotta per la pace è sempre una lotta per la vita!”. In questo spirito, per partecipare attivamente in questa nuova e maggiore sensibilizzazione in favore del diritto alla vita e contro l’aborto, viene proposto il DVD “IL RISPETTO DELLA VITA UMANA NASCENTE”, la cui riproduzione e diffusione è completamente libera (purché non a scopo di lucro), e che illustra chiaramente tutta la crudeltà del “delitto abominevole” dell’aborto (Gaudium et Spes, n.51), sanzionato dalla Chiesa con la scomunica (Can. 1398). In questo DVD è inserito il filmato “Il Grido Silenzioso”, realizzato dal Dott. Bernard Nathanson. Egli era stato direttore della più importante clinica per aborti degli Stati Uniti, poi “convertitosi”, e divenuto il più zelante sostenitore del “diritto alla vita” del bambino non nato. Il filmato venne realizzato durante l’effettuazione di un aborto, in cui l’ecografia mostra la scena drammatica del bambino che nel grembo materno tenta disperatamente di difendersi dall’apparecchio abortivo che lo sta uccidendo. Chi volesse ricevere il filmato “Il Grido Silenzioso” può richiederlo al prof. Giorgio Nicolini, che ha ottenuto dal responsabile audiovisivi della casa editrice proprietaria del filmato di poterlo duplicare e utilizzare liberamente, curandone anche una rielaborazione didatticamente adatta pure per i giovani, dal titolo “Il Rispetto della vita umana nascente”. Si precisa tuttavia che la visione di tale DVD richiede un certo grado di maturità da parte dello spettatore, ed essa non è consigliata a ragazzi minori dei quindici anni. Si propone pertanto (in specie a insegnanti, genitori, parrocchie e associazioni) di fare richiesta di questo filmato per vederlo, duplicarlo e diffonderlo ulteriormente, ove possibile, per “sensibilizzare le coscienze” di giovani ed adulti al rispetto della vita umana nascente, con la speranza che possa salvare (come è anche avvenuto) qualche vita umana che sta per essere soppressa forse per ignoranza o per leggerezza. Si fanno tanti sforzi, a volte, per salvare una vita umana; ebbene, anche questa è un’occasione che va nella direzione giusta, di cui dobbiamo sentirci responsabili, con un gesto che contribuisca ad avallare l’unicità del valore della vita umana.