Cava5stelle: chiusura struttura S. Lucia di oltre 500.000€, esposto Procura Regionale Corte Conti

Nei giorni scorsi il gruppo Cava5stelle, non avendo ricevuto risposta dagli uffici tecnici comunali, circa i motivi di chiusura dell’impianto sportivo di S. Lucia, ha presentato presso la Procura Regionale della Corte dei Conti un esposto. Come più volte già segnalato nel corso di questi ultimi mesi, la struttura è stata oggetto di lavori di ristrutturazione con l’impiego di ingenti risorse economiche pubbliche, e per di più, per far fronte alle somme necessarie, sono stati stipulati anche due mutui. Sono stati spesi oltre  500.000,00 euro ma ciò non è risultato sufficiente a rendere fruibile l’impianto sportivo e sopperire così alle necessità delle varie associazioni sportive metelliane. Ricordiamo che nel  marzo  2012 l’amministrazione comunale in pompa magna e con comunicato stampa annunciava la fine dei lavori durati due anni, e la riapertura dell’impianto, ma attualmente la struttura è abbandonata ed è stata data in gestione alla società Alba Cavese che, da quanto risulta, ha vinto il bando di assegnazione indetto dal Comune per l’affidamento dello stesso. Ora dall’esame di un bando dell’agosto 2013 si evince che i lavori o parte di essi vanno rifatti. Questo è solo uno dei tanti casi delle inefficienze della nostra macchina comunale Cavese. E si aggiunge alle tante altre opere rimaste incomplete o non utilizzate, dopo aver speso centinaia di migliaia di euro o miliardi di lire. Si parte da lontano con il ponte di Pregiato, opera portata all’attenzione nazionale grazie alla trasmissione di Striscia la Notizia; si passa al Palazzetto dello Sport, mai utilizzato per errori di progettazione e mancati adeguamenti normativi, anch’esso salito agli onori della cronaca del gossip nazionale; l’attuale area mercatale che doveva servire come stazionamento degli autobus turistici che errori nella progettazione strutturale hanno reso non consona al fine cui era destinata, in quanto non può supportare determinati carichi, inoltre la struttura è inutilizzabile per lo stazionamento dei bus in quanto  la rampa di accesso presenta  una pendenza eccessiva; la rampa del trincerone per la quale solo in questi giorni  il T.A.R. si è  espresso e sono  in corso “accordi” tra Comune e Soprintendenza per mitigarne l’impatto e sbloccarla; non dimentichiamo Piazza Abbro, oramai da mesi sventrata perché i progettisti non erano scesi in biblioteca a leggere documenti storici che riportavano i cunicoli utilizzati durante la seconda guerra mondiale. Per tutte questi errori e/o omissioni nessuno ha mai reso conto o ha mai ammesso di aver commesso un errore e per di più sono sempre stati tutti solerti nel passare per la cassa a ritirare le laute parcelle; nessun funzionario pubblico ha mai desistito dal ritirare la sua ricompensa per il lavoro svolto ma fatto male. Nessun consigliere comunale della maggioranza o dell’opposizione, in base ai poteri che la legge gli conferisce, ha fatto gli interessi dei cittadini, denunciando tali “furti” di danaro dalle casse pubbliche. Noi nonostante non presenti nell’assise pubblica e nonostante le tante opposizioni che incontriamo, abbiamo chiesto l’intervento della magistratura in una faccenda dove sono stati spesi migliaia e migliaia di euro di soldi pubblici  senza alcun beneficio per la collettività.

                                                                                                           cava5stelle.it