Salerno: Camera per i Minori, Convegno e Congresso Nazionale U.N.C.M. “Essere tra diritti e doveri – il minore nel sistema delle responsabilità”

L’Unione Nazionale Camere Minorili (U.N.C.M.) è un’associazione forense, senza fini di lucro, costituita il 15 dicembre 2001. Associa, attualmente, 31 camere minorili, presenti su tutto il territorio nazionale. Ha sede in Via Larga Milano, il suo Presidente è l’avv. Paola Lovati. A novembre 2010 ha ottenuto, dal XXX Congresso Nazionale Forense, l’accreditamento quale associazione maggiormente rappresentativa. Ad ottobre 2013 ha ottenuto, altresì, dal Consiglio Nazionale Forense, l’inserimento nell’elenco delle associazioni forensi specialistiche maggiormente rappresentative. L’U.N.C.M. ha per oggetto lo studio e la divulgazione del diritto minorile e delle relazioni familiari, attraverso attività di ricerca e formazione, nella consapevolezza che in questo, più che in altri settori del diritto, la specializzazione rappresenti una necessità ineludibile.

Promuove il confronto con tutte le professionalità che, a vario titolo, si occupano di minori, sul presupposto che, in tale ambito, l’approccio multidisciplinare e il riconoscimento dei diversi ruoli sia indispensabile ad assicurare la qualità della difesa.

L’Associazione ha costituito, al proprio interno, quattro Settori di studio: Settore Civile, Settore Penale, Settore Psico-sociale e Settore internazionale, ai quali è assegnato il compito di svolgere attività di approfondimento delle tematiche minorili, al fine di favorire lo scambio costruttivo con gli altri operatori della giustizia minorile; di stimolare l’evoluzione legislativa nella materia; di realizzare un proficuo confronto fra i propri iscritti, in una prospettiva di crescita professionale.

L’U.N.C.M. persegue i propri obiettivi organizzando, direttamente e attraverso le singole camere ad essa aderenti, un corposo programma di convegni, seminari, corsi di formazione, per promuovere la formazione dei propri iscritti e dell’avvocatura, sia sotto il profilo tecnico che deontologico, e conseguire l’aggiornamento professionale permanente e specialistico nel settore.

Promuove, altresì, incontri di studio e confronti con tutti i soggetti – pubblici e privati – che si occupano delle problematiche legate all’età evolutiva, in ambito giudiziario, ed elabora proposte di riforma della legislazione minorile e familiare. In tale prospettiva l’U.N.C.M. ha effettuato numerose audizioni presso le Commissioni parlamentari ed il Ministero di Giustizia.

Diverse le collaborazioni con altre associazioni a carattere nazionale (AIMMF, ANPE, Istituto degli Innocenti, Unicef, Save the Children). Partecipa alla redazione del Rapporto CRC.

L’U.N.C.M. ha condotto numerose indagini sulle prassi applicative in materia familiare, minorile, penale e internazionale, i cui risultati sono stati pubblicati su riviste specializzate ed hanno offerto ampi spazi di riflessione agli operatori del settore. La Camera per i minori di Salerno è un’Associazione di avvocati senza fini di lucro – aderente all’Unione Nazionale delle Camere Minorili –  che promuove la centralità del minore come soggetto di diritti[1]. Opera dal 2007 nel territorio della provincia di Salerno, occupandosi principalmente di formazione attraverso Convegni e Corsi di aggiornamento, Manifestazioni ed Attività di promozione della tutela della persona minore di età, indagini e progetti con le scuole. Ha sottoscritto vari protocolli di intesa con diversi ambiti di piani di zona e col MIUR,[2] interviene con comunicati su vari fatti di cronaca locale, rivendicando la tutela della persona minore di età e la sua riservatezza. La Camera ha inteso rappresentare nel suo logo, (l’Aquilone”) un monito agli adulti, in quanto i bambini sono come gli aquiloni, nascono per volare alto e dipenderà da chi li guida farli alzare in volo!

“Essere tra diritti e doveri” – Il minore nel sistema delle responsabilità. Essere come persona, ma anche essere come verbo, a connotare un dinamismo volitivo del soggetto, capace di esprimersi responsabilmente nel rapporto con i diritti e con i doveri. Se tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, tra l’essere ed i diritti e doveri c’è di mezzo la responsabilità. È questo il tema del convegno, la responsabilità che ruota intorno alla persona minore di età. Chi è responsabile per (le azioni del) il minore?   Chi è responsabile del minore? Chi è responsabile col minore? Il DLgs 154/13 ha sostituito il termine potestà con responsabilità, ma cosa è cambiato? Che responsabilità civile e soprattutto a carico di chi (genitori, insegnanti, educatori)  esiste per le azioni del minore?   Fino a quale età il minore non è responsabile delle sue azioni? A queste ed altre domande si proverà a trovare risposte nel corso del Convegno. La lectio magistralis sarà affidata ad Aldo Bonomi[3] che tra le altre cose esporrà la ricerca condotta insieme all’UNCM[4] sulla trasformazione della famiglia, istituto in evoluzione, se non in dissoluzione.

Seguirà una tavola rotonda interdisciplinare. Ci sarà il contributo del magistrato, dell’avvocato, dell’educatore, del neuropsichiatra e finanche di uno studente. Tutti chiamati a dare un taglio esperienziale sul diritto e del dovere che lega genitori e figli in una relazione di interscambio. In questo spazio avremo modo di ascoltare anche  Stefano Benzoni[5], autore di “l’infanzia non è un gioco”[6]. Nel pomeriggio, introdotte dall’avv. Remo Romano, vi saranno una serie di interviste nei quattro ambiti disciplinari: civile (condotte dalla referente del settore civile avv. Rigon); internazionale (condotte dalla referente del settore internazionale avv. Cesaro); penale condotte dalla referente del settore penale avv. Petrachi); psico-sociale (condotte dalla referente del settore psico-sociale, avv Di Cagno)

Il 18 ottobre seguirà – sempre nel Palazzo di Città – il Congresso annuale dell’Unione Nazionale delle Camere Minorili. Questo è un momento decisionale molto importante, essendo l’occasione in cui le varie Camere d’Italia contribuiscono alla redazione di linee direttive nazionali. Dopo la relazione del  Presidente, seguiranno le relazioni delle responsabili dei Settori civile, internazionale, penale e psicosociale sui lavori in corso e la presentazione degli “eventi seriali 2015”.

Settore civile:

  • Presentazione dell’indagine sulla suddivisione delle competenze tra TM e TO dopo la L. 219 e sull’applicazione dell’istituto dell’ascolto;
  • Il ruolo del curatore;
  • Riflessioni sull’istituto dell’affido nell’attuale prassi, anche alla luce della giurisprudenza sul mantenimento dei legami in ambito adottivo;
  • Responsabilità genitoriale e legami familiari presentazione ricerca AAster prof. Bonomi

Settore penale:

  • Il contributo dell’avvocato nel percorso di responsabilizzazione del minorenne autore di reato;
  • I reati sessuali commessi da minorenni e il problema delle parafilie.

Settore internazionale:

  • Responsabilità genitoriale in contesto transfrontaliero e sottrazione minori
  • Ricorso alla CEDU  per violazione del diritto alla vita privata e famigliare: istruzioni per l’uso
  • Approfondimento sul tema  “ Verso una separazione  a misura di minore: confronto  di esperienze in  alcuni paesi europei in materia di addebito”.

Settore Psicosociale

  • Allarme abuso sostanze alcoliche fra adolescenti e social network;
  • Le parafilie (o perversioni sessuali) e il coinvolgimento di minori.

Nel pomeriggio i Lavori dei Gruppi concluderanno l’esperienza annuale del Congresso.

  “L’abbraccio, nel rappresentare il limite massimo di avvicinamento ad una persona che ne conservi inviolata    l’identità fisica, quale condizione di perenne equilibrio   instabile, simboleggia la cura e la presenza mentale (Sono qui con la testa e col cuore, ti ascolto) e la necessità di costante autocontrollo (Ti rispetto comunque, non intendo soverchiarti neanche a fin di bene), le quali devono     accompagnare tutti i soggetti coinvolti in un contesto così delicato come il diritto minorile.”     

 Presidente della Camera per i Minori di Salerno

 Riferimenti

Avv. Laura Landi            335/6699200

Avv. Giuliana Cappuccio    349/8760095

Avv. Giovanna Pierro         347/3009966



[1] L’Associazione ha ad oggetto lo studio, la ricerca, la formazione e la divulgazione nell’ambito del diritto minorile e della famiglia, interagendo con istituzioni, enti pubblici e privati e con altre professionalità interessate alle problematiche dell’età evolutiva, favorendo lo sviluppo di un progetto multidisciplinare che tenga conto dei mutamenti sociali in corso e dell’evoluzione in senso multietnico della società civile anche attraverso lo studio comparato di istituzioni ed ordinamenti stranieri. Per il raggiungimento dei propri fini l’associazione potrà: promuovere ed organizzare incontri, dibattiti, manifestazioni, corsi formativi, seminari, gruppi di studio sulle materie attinenti allo scopo dell’associazione; istituire Centri di Studio e ricerche, promuovere pubblicazioni anche periodiche, svolgere attività editoriale di ogni genere, compresa quella multimediale, realizzare siti internet, costituire banche dati, centri di documentazione sui temi oggetto delle proprie iniziative;

Promuovere ed instaurare rapporti di collaborazione con altre Associazioni, Enti e Istituzioni, sia pubbliche che private, avendo finalità analoghe o complementari. Per il migliore perseguimento dei propri  scopi l’Associazione potrà associarsi o affiliarsi ad altri Enti o Associazioni nazionali o internazionali che abbiano scopi uguali o analoghi. (art. 2 dello Statuto della Camera per i Minori di Salerno costituita il 14 novembre 2007 da: Giuliana Cappuccio; Katja Corrente; Laura Landi; Iolanda Molinaro; Remo Romano; Michela Patti; Maria Teresa Saporito; Cristoforo Senatore; Teresa Vernieri.

[2] Negli anni la Camera ha organizzato vari format di convegni itineranti, tra cui “dall’altare al tribunale”; “infanzia negata”; partecipa al Concorso Canoro Verdinote premiando il testo che meglio tratta i diritti del bambino; ha portato a termine nelle scuole della provincia, in collaborazione col MIUR, una indagine sul Disagio Minorile, ha partecipato a vari progetti scolastici sulla legalità e sottoscritto protocolli d’intesa con vari Piani di zona.

[3] Sociologo italiano (n. Sondrio 1950). Conseguita la laurea in Sociologia, nel 1984 ha fondato l’istituto di ricerca Consorzio A.A.S.TER. e negli anni ne ha accompagnato la crescita in qualità di direttore. Mantenendo al centro del suo interesse le dinamiche sociali, antropologiche ed economiche dello sviluppo territoriale, è stato consulente della Presidenza del CNEL (durante il mandato di G. De Rita) e ha scritto per il Corriere della sera (1997-2004); dal 2005 cura la rubrica “Microcosmi” per Il Sole 24 ore e dirige la rivista Communitas.

[4] La ricerca AASTER è un’indagine che pone l’attenzione sulla trasformazione della famiglia e il suo impatto sulle pratiche di assistenza dei minori. È un’indagine a campione tesa a considerare la vasta fenomenologia del disagio familiare connessa alle sue trasformazioni di breve e medio-lungo termine. Vi sono infatti trasformazioni indotte in modo contingente dalla crisi economica alle quali si associano tendenze al mutamento di lungo periodo che attengono alla ridefinizione dei ruoli familiari ed alla loro composizione. Tali tendenze sono a loro volta in relazione con i cambiamenti  che attraversano le culture giovanili, i modelli di consumo, il welfare, le istituzioni scolastiche ed altro. L’Unione Nazionale Camere Minorili e la AASTER ha deciso di promuovere tale indagine campionaria presso gli avvocati dei minori al fine di comprendere quanto, come e quali mutamenti impattino sulla giustizia minorile e sulla professione dell’avvocato dei minori nonché sulla rete di supporto professionale attivabile nella presa in carico dei singoli casi (assistenti sociali, psicologi, servizi di mediazione familiare). 11 Camere minorili su 34, e precisamente Ascoli Piceno, Aquila, Firenze, Genova, Lecce, Milano, Palermo, Reggio Calabria, Salerno e Taranto hanno dato il loro contributo nella rilevazione di tali dati, rispondendo ad un questionario. Ne è scaturito un Report dal titolo “La giustizia mite” suddiviso in cinque capitoli: sezione anagrafica, trasformazioni della famiglia, percezioni del conflitto famigliare, disagio dei minori e contesto dei minori coinvolti in giudizio.

 [5] Stefano Benzoni vive e lavora a Milano. Neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta, è consulente per la Fondazione IRCCS Policlinico di Milano e iscritto all’albo dei consulenti d’ufficio presso il Tribunale Ordinario e il Tribunale per i Minorenni di Milano. È autore, tra l’altro, di Psychofarmers (con P. Adamo, Isbn Edizioni 2005) e I giovani non esistono (Isbn Edizioni 2008) e ha curato Prima dei 18 anni. L’autonomia decisionale del minore in ambito sanitario (con G.O. Cesaro, P. Lovati e P. Vizziello, Franco Angeli 2010)

[6] Del Libro è stato detto: Un libro feroce, ironico, scandaloso. Se i bambini potessero leggerlo porterebbero in trionfo Stefano Benzoni. Sono troppi gli adulti incompetenti che vogliono costringerli a divertirsi: loro preferirebbero giocare.Gustavo Pietropolli Charmet. Innocenti e felici. Voraci ed egoisti. Autonomi e intoccabili. Avidi e seduttivi. Dai bambini vogliamo tutto e il contrario di tutto. Soprattutto vogliamo che siano adulti il più in fretta possibile così da placare la nostra ansia da prestazione di genitori insicuri. Ma la crescita, come una conversazione, necessita di spazi. Di silenzio. Di pause. Quando guardiamo i bambini degli altri, stiamo guardando il nostro. Il bambino che portiamo dal pediatra, che addormentiamo la sera, che siamo convinti di conoscere profondamente e di cui parliamo con l’insegnante a scuola o al quale dispensiamo le nostre massime di vita – anche se per qualche motivo pensiamo che sia del tutto speciale – è esattamente come il bambino degli altri. Perché tu non sei immune dai vizi di tutti. Non sei speciale. E tuo figlio non è più speciale degli altri. Funziona nello stesso modo. Appartiene alla stessa infanzia. Avrà gli stessi sogni. Combatterà le stesse battaglie. Per quanto sia consolatorio illudersi che non sia così, essere consapevole che il nostro modo di pensare l’infanzia determina i confini, il ruolo e le aspirazioni di ogni singolo bambino – anche del tuo – ti servirà almeno per spostare ogni tanto il punto di vista. Per guardare le cose che vedi tutti i giorni in un modo un po’ diverso. E chiederti in che senso le cose che fa o dice il tuo bambino sono cose ‘infantili’. In che senso sei infantile tu. E dove finisce l’una e dove inizia l’altra cosa.