Renzi: ma che coraggio…!

di Rita Occidente Lupo

Quello di varare un legge per le nozze gay, sì da tagliar la testa al toro! Dopo le querelle dei giorni scorsi, di quanti hanno tentato d’aggirar l’ostacolo, credendosi furbi: nozze omo fuori Stivale, per poi rientrare e pretendere d’esser regolarmente trascritti nei registri civili come nuovi nuclei! E dopo il ping pong  Prefettura-Comune, il grintoso premier pensa di risolvere la questione, legiferando a riguardo. Dalle camicie azzurre scout di San Rossore, dopo aver firmato la carta del coraggio, il sindaco fiorentino infrange ogni barriera etica, in nome dei diritti. In pieno sinodo sulla famiglia, che non sta contravvenendo a quanto già il Magistero stabilito, contrario ad atteggiamenti discriminanti verso i gay, ma contrario ad unioni ed a pratiche sessuali contro natura,  il Paese orientato verso diritti civili ad ogni costo, calpestando ogni etica! L’Italia continua a correre, verso una spersonalizzazione umana. Andando contro natura! Ma questo pare interessi ancora poco a chi si fregia di diritti civili, giungendo a ridicolizzare le Sentinelle in piedi! Ora, la piazza, deve urlare la normalità! Sgomitare, per difendere quello che la natura scrive nel suo libro e che Galilei direbbe, matematicamente cifrato. La svolta epocale sta snaturando sempre di più l’umanità! Ma questo, nella corsa sfrenata, nella quale crollati freni inibitori, tabù medievali, pregiudizi atavici, non interessa più: di che meravigliarsi allora se, un tentato omicidio colposo, si tenti spacciare ludico, nei confronti di un adolescente obeso partenopeo?

3 pensieri su “Renzi: ma che coraggio…!

  1. Mah, proprio Galilei non l’avrei citato: uno che aveva ragione, riabilitato dalla Chiesa proprio di recente…

  2. Cara Signora Direttrice, non sono per niente contro la natura che gli è piacito creare delle differenze fisiche tra le persone. Tuttavia ritengo che ognuno abbia il diritto di svolgere la propria vita rispettando le leggi vigenti. Bisognerebbe anche tener conto , seppure I cosiddetti “diversi” hanno pur sempre i propri diritti, ma si auspicherebbe che tali “differenze” venissero trattate in opportune sedi , in modo da evitare che si propaghi tale “catena di cittadini in minoranza.ai quali volgo i migliori auguri.

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