Salerno: la città “si riconcilia” con Moretti e San Matteo

Rita Occidente Lupo

Una veglia di preghiera sommessa, raccolta, quella voluta dalle associazioni laicali e che ha registrato una Cattedrale traboccante di presenze con nello sfondo la superba tela su San Matteo del Caravaggio. In prima fila, accanto a Mons. Luigi Moretti, il vicesindaco di Salerno Eva Avossa, col presidente del consiglio comunale Antonio D’Alessio, l’onorevole Tino Iannuzzi ed alcuni consiglieri comunali, tra i quali Paky Memoli, Ginetto Bernabò, Luciano Provenza, Vincenzo Adinolfi. Non sono mancati l’onorevole Alfonso Andria col fratello giusice Pasquale Andria, il presidente dell’ordine dei Medici Bruno Ravera, dell’AIMC Ambrogio Ietto, accanto ad una presenza clericale nutrita. Ed ovviamente i presidenti di varie associazioni oltre alle espressioni del mondo cattolico. Del sindaco Vincenzo De Luca, neanche l’ombra! Nè degli assessori! Una veglia che dai toni sommessi, basata sulla lettura della Parola, s’è conclusa con la benedizione del SS.Sacramento, preceduta da una riflessione del vicario don Biagio Napoletano. Un invito alla sequela cristiana, sotto la guida di San Matteo, guardando alla Sua pronta risposta all’invito del Maestro. Riscoprendo quella fede che il rito processionale del 21 settembre aveva inteso offrire a quanti s’affidano al Patrono pescatore, primo evangelista! Un commento di Moretti, a suggello, ha strappato scroscianti applausi. Lanciata l’idea di un sinodo per i giovani, constatando come siano stati proprio loro, motore della veglia. Come proprio da loro le iniziative per vivere i nostri tempi, tra tante ombre. E mentre i manifesti, con la raccolta firme di solidarietà, post processione San Matteo, sorridevano arrotolati, pensando alla meraviglia di quanti da domani, dopo l’affissione, nello scorrere i tanti nomi della società civile, scorgeranno anche quello di Mario De Biase, ex sindaco salernitano, un tempo delfino deluchiano. Toni distesi, fede cantata tra le dolci note accompagnando il coro “Niente ti turbi, niente ti spaventi…” proprio quanto riflettevano gli spettatori dei fischi del 21 settembre, ora spettatori non più di cori da stadio, ma della massa di oranti, trovati a dover assistere a scene raccapriccianti, balzate all’attenzione mediatica nazionale, sfregiante il volto di una città il cui Sindaco la millanta costantemente “europea!” Impegnandosi a renderla tale in ogni modo…anche potenziando le Luci d’Artista, che già salutano la loro bella mostra, dalle scale degli operai che nei prossimi giorni si metteranno all’opera. La città ha risposto generosamente a San Matteo, a Moretti, alla fede. All’appello, presenti anche quanti si son sentiti trascinati in un’azione della quale poi, han sentito rimorso, ritornando sui propri passi e cercando di ricoverarsi sotto l’ala del Pastore metropolita. Moretti, col suo equilibrio e la sua fermezza ha incassato la stima umana, oltre che la fiducia spirituale della città: e questo, il sindaco De Luca non può non averlo registrato. Gli eventi dei giorni scorsi,  precipitati senza che la slavina potesse più esser fermata in atto! Ora, come dice il Sindaco, occorre voltar pagina: continuare, come ha consluso Moretti, a vivere nella fede, convertendo sempre ulteriormente il proprio passo, nella certezza che quella benedizione impartita anche con la reliquia dell’Evangelista,  sarà efficace!

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