Potenza: San Carlo, dirigenti su immagine ospedale

I sottoscritti 100 dirigenti, alla luce delle recenti vicende che hanno coinvolto e screditato l’immagine dell’AOR San Carlo di Potenza, intendono con questa nota sottolineare all’opinione pubblica e alle Istituzioni i seguenti punti:

  1. l’attuale immagine dell’Ospedale San Carlo, per come disegnata da alcuni media, non ha alcuna corrispondenza rispetto a quella reale, fatta di donne e uomini che giornalmente si confrontano e lavorano insieme per il bene del paziente;
  2. la quotidiana dedizione di tanti operatori consente, ai cittadini lucani e non, di trovare nel San Carlo risposte adeguate alle loro esigenze di salute con elevati standard di assistenza e di sicurezza;
  3. la comunità scientifica, non solo nazionale, riconosce da diversi anni il San Carlo come una delle migliori strutture ospedaliere italiane, con punte di eccellenza molto rilevanti.

Non si condividono, pertanto, e non sono veritieri, i continui attacchi mediatici – e non solo – che tratteggiano la nostra Azienda come un ricettacolo di omertà, coperture e comportamenti finanche delittuosi. Se tali comportamenti, nel caso portato alla ribalta da una subdola registrazione, vi sono stati, sarà la magistratura ad accertarlo e a comminare le pene ai responsabili. Singoli e circoscritti episodi non possono e non devono certo bastare a deturpare l’immagine di una Azienda che cura, e bene, circa 35.000 pazienti l’anno (tanti sono i ricoveri) e fornisce circa 1.000.000 di prestazioni ambulatoriali annue. Alle capziose e strumentali attenzioni esterne si è aggiunto un comunicato di qualche giorno addietro, a firma di varie sigle sindacali della dirigenza medica aziendale, relativo alla questione dei ricoveri “in appoggio”. Con la presente i sottoscritti si dissociano da quanto nel medesimo espresso. In un momento in cui tutti coloro che lavorano nel San Carlo debbono far più forte leva sul senso di appartenenza e ancor più rimboccarsi le maniche e superare ogni possibile criticità, il comunicato in questione – diramato con un tempismo sospetto – aggiunge inutilmente motivi di rimbalzo mediatico e, quindi, di ulteriore disorientamento da parte dei cittadini. Fermo restando che dinamiche e relazioni interne vanno preservate e garantite, in questo delicato momento pensiamo debba prevalere la difesa di un’Azienda che cresce nei numeri e nella qualità e che, quindi, merita il massimo impegno non solo di tutto il personale, ma anche dei sindacati e della politica, che non dovrebbero usare il San Carlo come occasione strumentale di scontro, che determinerebbe un ulteriore indebolimento dell’Ospedale, che è, e rimane, NON DIMENTICHIAMOLO MAI, un valore e un patrimonio per tutta la comunità lucana.