Cava de’ Tirreni: Fiorillo “Basta bugie!”

“Essere chiamato imbelle da un sindaco che mente sapendo di mentire e che con toni accesi, riempendosi la bocca di parole come legalità e coraggio, cerca di zittire e convincere la cittadinanza delle opere “realizzate solo grazie all’impegno politico suo e della sua area politica” mi fa sorridere! Esistono atti protocollati al comune che raccontano realmente cosa è accaduto. Il rispetto della legalità sembra, invece, a mio avviso essere un optional per un sindaco spendaccione che in quattro anni ha indebitato il Comune per spese folli e inutili, esempio eclatante su tutte l’acquisto della Cofima, che costa ai cavesi 1000  euro al giorno, e che non si stanca mai di frugare quotidianamente nelle tasche dei cittadini, come per le “poche” strisce blu che coprono ormai tutta la valle metelliana!” Queste le parole di Raffaele Fiorillo, all’indomani del Consiglio Comunale, che ha visto un’accesa discussione sul futuro dell’ospedale cavese e un attacco diretto del sindaco Marco Galdi sul suo operato da sindaco. “Altro che imbelle, ho  amministrato con coraggio e compiendo scelte strategiche per Cava, anche se, appena insediato nel 1993, ho dovuto fronteggiare, con nervi saldi, un ufficio tecnico paralizzato e privo di vertice che era stato da poco arrestato, con la conseguenza di numerosi lavori pubblici bloccati, atti e procedure da ricostruire per risolvere il crescente contenzioso per lavori eseguiti senza delibere e gli atti del Trincerone e del sottovia sequestrati dalla magistratura.” Ricordiamo che se oggi Galdi ha potuto inaugurare il trincerone deve ringraziare anche il Sindaco Fiorillo che anziché attendere l’esito della vicenda giudiziaria, conclusasi nel2005, hasalvato il finanziamento di 40 miliardi di lire ponendo autonomamente a verifica, una volta ottenuto il dissequestro degli atti, le procedure adottate e annullando le delibere illegittime, la delibera di Giunta n.961 del 1987 di approvazione di un progetto  del sottovia falsamente dichiarato esecutivo e la delibera di Consiglio n. 107 del 1989 di affidamento a trattativa privata, sempre sulla base di un progetto generale falsamente dichiarato esecutivo- del secondo lotto del Trincerone. Successivamente la sentenza di Appello del 2003, confermata  in Cassazione, con la condanna dell’Ing. Capo dell’epoca per aver falsamente attestato l’esistenza di un progetto esecutivo, sanciva la giustezza della scelta di non aggiudicare la gara del 1992 per il sottovia. Mentre la magistratura faceva il suo corso, infatti, l’amministrazione Fiorillo, con l’approvazione di un nuovo progetto di strada a doppia corsia in galleria, da realizzarsi con le moderne tecnologie della “talpa” usate per le gallerie autostradali, che dalla località Tencana si estendeva fino a superare il ponte di Pregiato, superando il nodo della stazione ferroviaria, indisse anche gara d’appalto che non fu purtroppo aggiudicata in quanto l’unica ditta partecipante non venne ritenuta adeguata al compito dalla commissione aggiudicatrice. La gara andava ripetuta ma eravamo a fine mandato e la nuova amministrazione di centrodestra di Messina,  che aveva condotto una forte opposizione contro la galleria, preferì cambiare il progetto per giungere all’attuale soluzione. Nel frattempo sono trascorsi altri 13 anni. “La mia decisione, che mi ha fatto dare dell'”imbelle” è stata dettata da legalità e dal voler rompere il sistema corrotto, che aveva visto come teatro il palazzo comunale- ha dichiarato Fiorillo- Faccio allora i miei complimenti al sindaco Galdi per aver concluso un progetto che non risolve in alcun modo il problema traffico, tagliando il nastro di un opera incompleta che ingolferà il traffico in pieno centro all’altezza di via Atenolfi . Il mio progetto era ben diverso, all’avanguardia ed avrebbe realmente risolto i problemi di traffico di sicurezza stradale e di inquinamento acustico e da gas di scarico.”  “Quindi il tempo l’ha perso qualcun altro e con esso un bel po’ di soldi. – continua Fiorillo– Si può capire il nervosismo di Galdi alle prese con una coalizione che lo delegittima quotidianamente e sempre più in ansia per l’avvicinarsi della competizione elettorale, ma questo non giustifica l’insulto falso e gratuito nei confronti di chi dovrebbe ringraziare perché ha lasciato un ente in attivo e con un bel po’ di finanziamenti pubblici per opere, fra cui la stessa Mediateca che poi Galdi ha solo avuto la fortuna di inaugurare. Concludo, facendo gli auguri a Vincenzo Servalli che ha presentato la sua candidatura alle primarie, facendogli presente il mio orgoglio per aver ben governato la città non è nostalgia del passato, ma solo un bagaglio culturale e di esperienza che mi porto, di cui sono orgoglioso e consapevole, la storia è sempre maestra del futuro, ed il futuro va costruito attraverso una reale innovazione con programmi, sinergie e con obiettivi reali”