Scafati: occupazione pacifica della Direzione Asl

All’atteggiamento antidemocratico del Direttore Generale dell’Asl, Antonio Squillante che questa mattina non solo non si è presentato alla protesta dei sindaci contro la gestione scellerata della Sanità nel territorio della Provincia di Salerno ma addirittura ha chiuso le porte in faccia a tutte le Istituzioni presenti, così commenta Monica Paolino, consigliere regionale della Campania: “E’ inaudito il comportamento assunto dal Direttore Generale dell’Asl che questa mattina ha chiuso le porte in faccia in maniera del tutto illegale non solo a un consigliere regionale, ma a tutti i sindaci che ogni giorno devono combattere con i disagi dei cittadini, le difficoltà e i problemi che peraltro anche lui ha determinato con la sua gestione distruttiva della Sanità. Vorrei ricordare al D.G. Squillante che il mandato politico-amministrativo affidato ad un consigliere regionale legittima il suo accesso tra l’altro anche negli Uffici Pubblici dell’Asl al fine di verificare la correttezza e l’adeguatezza dei trattamenti sanitari obbligatori che si assumono violati. Il mio diritto di accesso in quanto consigliere regionale è direttamente funzionale non ad un mio interesse personale ma alla cura di un interesse pubblico in ragione del mandato conferitomi quale rappresentante della collettività. Sono rammaricata perché oggi non sono state chiuse le porte in faccia alla persona Monica Paolino bensì all’intera collettività della Regione Campania che questa mattina in quella sede rappresentavo. Questo è il motivo per il quale chiederò al Presidente della Regione Campania di disporre un’ispezione al fine di accertare quanto a me è stato negato e ribadirò a gran voce a lui e al Sub Commissario Morlacco che Squillante sta continuando a sfasciare la Sanità già umiliata dal decennio della gestione Bassolino. Le intenzioni dell’occupazione pacifica di questa mattina erano quelle di richiedere la garanzia dell’emergenza sanitaria, del rispetto dei livelli minimi assistenziali, aldilà del decreto 49, in un’Asl in cui è cresciuta la mobilità passiva, segno tangibile che i cittadini non hanno più fiducia di questa organizzazione sanitaria, un’Asl in cui sono cresciuti i ricoveri sanitari privati, in cui non si fa più prevenzione in particolare per i tumori alla mammella e al colon, un’Asl che risulta militarizzata, in cui non esiste una gestione manageriale della Sanità ma esclusivamente da uomo di partito che non si ferma neppure davanti ad un pronuncia di un giudice”.