Lunedì 14 Luglio 2014- Vangelo sec. Matt. 10,24 -11,1 commentato

 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. 
Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me;  chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà. Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto come giusto, avrà la ricompensa del giusto. E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa». Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.
Parola del Signore.
Commento : L’avvento del regno, implica una radicale trasformazione della mentalità degli uomini, implica l’affermazione del primato assoluto di DIO e il superamento di tutti gli ostacoli che ad esso si frappongono. Questo è il prezzo della vera pace: il dono di DIO agli uomini come frutto della redenzione. La presenza di Gesù, i segni che Egli pone, la sua parola, tutta la sua missione segnano uno sconvolgimento reale nelle coscienze degli uomini. “La parola di DIO è viva, efficace e più tagliente di una spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore.” All’interno della famiglia sono nate divisioni e lotte di ogni genere a causa del Vangelo:sono quelle persecuzioni sicuramente meno eclatanti, ma non meno violente, sono maturate fra le mura domestiche ed hanno scardinato quei legami che ostacolavano il primato di DIO e l’affermazione delle sue verità. Per questo, in un’altra parte del Vangelo, Gesù diceva ai suoi:” Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.” E’ evidente che Gesù non ci comanda di odiare i nostri cari, non intende minimamente contraddire il comandamento di onorare il padre e la madre, ma vuole ribadire ancora una volta, che nulla dobbiamo anteporre al suo amore.” Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me.” L’accoglienza che Egli chiede del suo messaggio, non ammette compromessi,arriva anzi ad identificarsi con i suoi discepoli e ritiene fatto a Lui stesso , ogni gesto di solidarietà che viene offerto loro:” Chi avrà dato, anche un solo bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perchè è mio discepolo, in verità io vi dico; non perderà la sua ricompensa.”