Osteopatia: Medicina Alternativa e Gravidanza

Francesca Carrano

Medicina alternativa in gravidanza. Ne  parliamo col Dr Salvatore Cascone, Bachelor in Osteopatia presso l’Università Americana di Honolulu. La gravidanza è un momento delicato sia per la donna che per il nascituro, si può davvero intervenire in modo naturale senza controindicazioni? L’osteopata  può aiutare la gestante nei primi due mesi di  gravidanza ad ottimizzare le risorse fisiologiche di cui dispone per prepararsi al meglio per il parto. Dal terzo mese, l’aumento delle curve fisiologiche della colonna vertebrale, può essere fonte di cervicalgie, dorsalgie e lombosciatalgie, dal quarto mese, avviene uno spostamento dei visceri addominali (stomaco, fegato, intestino vescica, ovaie) per un accrescimento del bambino all’interno dell’utero, con conseguente necessità di un adattamento del corpo della donna, teso ad un obbligato e funzionale cambiamento. Il trattamento osteopatico in gravidanza ha, quindi, lo scopo di: a) rendere gli spazi ad uso del nascituro più confortevoli e funzionali possibile per tutto il periodo di permanenza nel grembo materno:
•    il trattamento del pavimento pelvico crea i presupposti per un miglior adattamento del bacino alle modifiche di peso e postura durante la gravidanza.
•    L’eliminazione delle tensioni dei muscoli e dei legamenti responsabili del disequilibrio nel bacino.
•    Il riassetto fisiologico adattato al momento del rachide  e del bacino consente di evitare dolori, normalizzando gli impulso del sistema nervoso autonomo  e sistema nervoso centrale, mettendo così in distensione tutti gli organi e regolarizzando le funzioni viscerali di intestino, vescica e utero.
b) Trattare i dolori osteo-muscolari
•    lombalgie, sciatalgie, pubalgie, dolori al coccige ed altre sintomatologie dolorose
•    miglioramento della sensazione di gonfiore agli arti inferiori
c) rendere il più funzionale ed agevole possibile il passaggio del nascituro durante il parto
•    assicurare una buona mobilità delle ossa del bacino, in particolare del coccige e del sacro.
•    mantenere una buona funzione dei tre diaframmi (respiratorio, pavimento pelvico, cranico) per garantire delle spinte efficaci durante il parto, favorendo così un travaglio ed un’espulsione più fisiologici, che si traducono in meno dolore per la mamma e in un passaggio del nascituro privo di anomalie da parto. Come si svolge il trattamento? Valutazione e trattamento osteopatico di 45 minuti. Il numero delle sedute e la frequenza variano in relazione alla valutazione della paziente.  Se non sono presenti particolari sintomatologie l’accompagnamento alla gravidanza è indicato con una frequenza mensile.  Il trattamento osteopatico viene effettuato in maniera del tutto personalizzata, tenendo conto della situazione indotta dalla gravidanza e delle eventuali disfunzioni preesistenti nella futura madre, accompagnandola ad un parto il più possibile privo di complicazioni. E dopo che è avvenuto il parto? È sempre meglio trattare mamma e neo-nato dopo il parto, e questo, perchè il parto è un gesto impegnativo per entrambi!! Le tecniche osteopatiche  per il neo-nato, non sono invasive, sono dolci e rispettose dei tessuti cedevoli. Si consigliano sempre dei trattamenti per il neo- nato per innumerevoli motivi, ad esempio per semplici torsioni createsi per una difficoltà durante il parto o semplicemente perché vi è stato un travaglio molto lungo e questo potrebbe ripercuotersi nel normale futuro sviluppo equilibrato evitando così, situazioni fastidiose che, una volta strutturate, richiedono molte sedute e molto tempo per ricondurre il soggetto trattato alla normalità (mal di testa, tensioni unilaterali, coliche dell’infante, ecc).