Eboli: commissione elettorale ha ammesso non scelto sorteggio perchè ufficio preposto non aggiornato albo

A seguito della risposta al Consigliere Lazzaro Lenza da parte della Commissione Elettorale, composta dai Consiglieri Vincenzo Rotondo e Cosimo Marotta, rappresentanti della maggioranza, e da Damiano Cardiello, rappresentante dell’opposizione, riteniamo gravi le loro parole perché di fatto hanno denunciato un’inadempienza dell’Ufficio Elettorale che non ha aggiornato l’Albo degli Scrutatori, non eliminando persone decedute ed ammettendo domande di non residenti a Eboli, impedendo così di procedere col sorteggio richiesto da noi della “Casa delle Idee”. E’ ancora più grave tale situazione perchè la Commissione Elettorale tutta ed il Segretario Comunale, pur essendo a conoscenza che l’Albo non fosse aggiornato, hanno comunque proceduto alla nomina degli Scrutatori, viziandone la scelta e dimostrando che la discrezionalità dei singoli ha prevalso sui principi generali di trasparenza e democrazia. A questo punto facciamo una domanda ai tre Commissari di maggioranza e opposizione: come avete stabilito se una persona fosse inoccupata o meno, visto che alla domanda per essere inseriti all’Albo non bisognava allegare nessuna autocertificazione ? Questo è un’ulteriore conferma che la pseudo inoccupazione degli Scrutatori nominati dalla Commissione è il frutto di presunte conoscenze personali degli stessi, non suffragate da certificazioni che ne attestino lo “status”, a discapito della chiarezza. Sulle dimissioni chieste da Presidente della Commissione “Controllo e Garanzia” al Consigliere di Fratelli d’Italia – AN, Lazzaro Lenza, riteniamo che sia il sintomo di un’insofferenza che stanno avvertendo alcuni Consiglieri presenti nell’assise comunale, frutto del lavoro serio e scrupoloso del Consigliere Lenza in merito al controllo di atti amministrativi prodotti dall’Ente e dalle sue partecipate. Pertanto, anche su questo fronte, sosteniamo l’attività prodotta fino ad oggi dal Presidente della Commissione Lazzaro Lenza, chiedendogli di andare avanti, procedendo ancora più a fondo e con durezza sulla vigilanza, perché Eboli merita aria pulita.