Avellino: europee, IdV, 10 punti programmatici

Il risultato delle prossime elezioni determinerà nuovi equilibri in Europa, che rimetteranno in discussione l’intero progetto europeo, dalla moneta unica  alle politiche di austerity. I cittadini dovranno scegliere attraverso i loro rappresentanti se tornare indietro, assecondando il populismo euroscettico che cavalca il malcontento generale oppure, come noi dell’Italia dei Valori crediamo, scegliere di rilanciare il progetto europeo battendoci per un’Europa diversa, più unita, democratica e solidale, dotata di un bilancio adeguato e fondato su risorse proprie, in grado di rilanciare gli investimenti, l’economia e l’occupazione in modo sostenibile. Le forti diseguaglianze di reddito, l’aumento della povertà e il preoccupante aumento della disoccupazione giovanile, oramai su livelli inaccettabili, richiedono che venga messo al centro dell’agenda europea il tema della giustizia e della coesione sociale come precondizione dello sviluppo. Nella Circoscrizione SUD l’Italia dei Valori ha scelto di candidare in rappresentanza delle zone interne Angelo Di Pietro, 28 anni ingegnere gestionale, già candidato sindaco a Guardia Lombardi (Avellino). In Europa l’Italia dei Valori intende seguire 10 punti programmatici volti a rendere più equa l’appartenenza all’Unione Europa: 1. più credito per imprese e famiglie, attraverso l’introduzione di un tasso d’interesse soglia per tutti paesi dell’U.E. 2. nuove condizioni all’euro: introduzione di uno standard retributivo  per i paesi dell’eurozona 3. affiancare al fiscal compact un piano di sviluppo 4. nuove entrate attraverso il pagamento dell’IVA sui capitali scudati e vendita in tempi rapidi dei beni confiscati alla mafia 5. corsi  di europrogettazione per sfruttare al meglio i fondi europei 6. proteggere l’economia italiana con la tutela del  “made in” e no al dumping sociale 7. no al nucleare anche in Europa 8. garanzie per i giovani e le donne 9. una soluzione all’immigrazione: i corridoi umanitari 10. dalla parte dei cittadini e contro gli sprechi: no alla doppia sede del parlamento europeo