Salerno: FDI-AN, decremento 13% differenziata

Il comitato cittadino di Fratelli d’Italia, attraverso il suo portavoce Rosario Peduto, interviene sui dati relativi ai livelli percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti del  2013, resi noti dall’ OSSERVATORIO REGIONALE DEI RIFIUTI: “ Ancora una volta, i dati forniti dall’Osservatorio Regionale dei rifiuti sulla percentuale di raccolta in città nel 2013, attestano, confermandola, la preoccupazione da questo comitato più volte sollevata circa il decremento vertiginoso delle percentuali di differenziazione operata sul panorama complessivo della raccolta dei rifiuti a Salerno città. L’Osservatorio afferma, infatti, che nel periodo sopra indicato la raccolta differenziata è scesa a Salerno al 64,21%, attestando una quota veramente molto bassa rispetto ai risultati raggiunti appena nell’anno precedente (2012 – 68,64%). Altro dato che dimostra e conferma lo scivolamento del livello di raccolta su percentuali di basso profilo della qualità di differenziazione è l’ aumento dal 30% al 35% dei rifiuti cosiddetti “indifferenziati”: se nel 2012 SALERNO PULITA raccoglieva 44290 tonnellate di rifiuti selezionati, nel 2013 invece la medesima raccolta si ferma a 38600 tonnellate, con un decremento del 13%. Siamo peraltro, con il 64,21% di raccolta, addirittura sotto il limite fissato dalla legge al 65%”. “Da tempo il nostro partito – continua Peduto – ha sollecitato l’amministrazione comunale ad operare una ricognizione seria sull’attuale livello di raccolta che sia anche e soprattutto propedeutica ad una riconsiderazione organizzativa che riporti le percentuali di raccolta a livelli da vera città modello. Ma purtroppo l’amministrazione De Luca –  per bocca spesso dell’assessore all’ Ambiente ma anche ultimamente del sindaco stesso con roboanti  quanto inutili “addebiti di colpa” sulla questione  agli “untori” di turno (nel caso di specie gli extracomunitari) – risponde ed ha risposto sempre con particolare arroganza e sicumera ai nostri rilievi, dimostrando anche in questo caso una ridotta visione della realtà dei fatti che prima o poi, gioco forza, imporrà – ma con oneri decisamente maggiori – una rivisitazione complessiva del problema. Oggi, difatti, gli slogan sulla “città modello” per percentuali di raccolta differenziata hanno da scontare due dati incontrovertibili che li rendono assolutamente vacui e sostanzialmente vuoti: la percentuale della differenziata scesa al di sotto del limite imposto per legge e l’imposta sui rifiuti di competenza comunale che pone Salerno ai primi posti in Italia per onerosità delle leva fiscale sullo smaltimento dei rifiuti. Le città modello sono quelle, all’opposto, che adottano sistemi che aumentano progressivamente le percentuali di raccolta e, di contro, diminuiscono altrettanto progressivamente la pressione fiscale sulle buone pratiche di differenziazione dei cittadini “virtuosi”.

IL COMITATO CITTADINO DI FdI PROPONE PERCIO’:

1)    una verifica immediata dell’ efficacia delle soluzioni logistiche ed organizzative della raccolta;

2)     un’ ulteriore verifica dell’attuale adeguatezza e rispondenza del processo di comunicazione e sensibilizzazione alle utenze realizzato all’ avvio della raccolta differenziata su scala cittadina;

3)    una ricognizione generale delle disposizioni tecniche e sanzionatorie per la realizzazione della raccolta porta a porta;

4)    la formulazione di una proposta e di una successiva fase attuativa campione per l’avvio di un nuovo modello organizzativo che privilegi raccolte domiciliari affiancate però a raccolte stradali con sotterramento dei contenitori che siano attrezzati per il conferimento informatizzato con identificativo delle utenze, sistema questo volto ad avere certificazione della buona e corretta differenziazione, utile a sua volta ad ottenere quegli sgravi sulla tariffa che devono necessariamente essere parte sostanziale di un avanzato modello cittadino di gestione integrale del ciclo dei rifiuti attraverso la corretta ed elevata differenziazione degli stessi.”