Potenza: San Carlo, eccellenza reumatologica in Basilicata

Rappresenta un esempio di eccellenza in Italia, nel Sud in particolare: il Dipartimento di Reumatologia della Regione Basilicata si conferma un centro all’avanguardia nel trattamento delle malattie reumatiche in tutte le sue fasi – dalla diagnosi alla terapia- presentandosi quale struttura di riferimento per i pazienti lucani e per i tanti provenienti da altre Regioni d’Italia, con particolare riguardo per alcune malattie rare. Da oggi il Dipartimento diretto dal dott. Ignazio Olivieri, presidente eletto della Società Italiana di Reumatologia per il biennio 2014-2016 e massimo esperto a livello mondiale per la malattia di Behçet (della quale Matera ospiterà il congresso mondiale nel 2016), può contare su una marcia in più: l’eccellenza dei risultati ottenuti attraverso l’intenso percorso durato 15 anni dalla UOC di Reumatologia del San Carlo, struttura portante del Dipartimento, sia in ambito assistenziale sia della ricerca. “Il 2013 ha rappresentato – spiega il Direttore Generale del San Carlo Giampiero Maruggi – un anno di crescita generale per la nostra Azienda: dall’Oscar di Bilancio, che riconosce la nostra capacità di trasparenza, al bilancio sociale, al bollino blu della Fiaso che ci inserisce nel ranking di vertice per le best practice, sono forti ed evidenti i segnali di riconoscimento nazionale. In questo contesto, la nostra Reumatologia ha giocato un suo ruolo significativo. In questo percorso di crescita della struttura, la certificazione di qualità, conseguita nel corso dell’anno, ci ha permesso di avanzare la candidatura del Dipartimento di Reumatologia quale Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. La nostra proposta è stata valutata positivamente dalla Giunta regionale, tanto da essere stata inserita nella prima manovra di bilancio del 2014, che sarà a breve sottoposta al vaglio del Consiglio regionale”. Guidati dalla volontà di agire con trasparenza quale leva che consente di migliorare la programmazione ed offrire ai cittadini un’eccellente assistenza sanitaria, si è svolto oggi a Potenza, con il supporto incondizionato di Roche S.p.A, il consueto appuntamento di rendicontazione annuale dal titolo “La Reumatologia in Basilicata: report 2013 e obiettivi 2014” che ha visto la presentazione dei risultati ottenuti dal Dipartimento di Reumatologia, sia in termini di servizi offerti al cittadino sia di ricerca.“Da anni il nostro Dipartimento vanta risultati importanti in termini di pubblicazioni prodotte su riviste scientifiche internazionali. Questi risultati sono frutto di grande impegno e sacrificio, anche personale, e hanno sempre avuto come obiettivo l’istituzionalizzazione dell’attività di ricerca. Ho sempre creduto fermamente che ricerca ed assistenza clinica vadano considerate come due facce della stessa medaglia: ricerca d’eccellenza significa fornire al malato cure d’avanguardia. – ha commentato il dott. Ignazio Olivieri – Per questa ragione sono orgoglioso di questi risultati, uno stimolo importante per continuare a potenziare le nostre attività”.In considerazione della sua mission, l’AOR “San Carlo” di Potenza, di concerto conla Regione Basilicata, ha avviato circa 15 anni fa un ambizioso progetto per l’attivazione in Regione di un servizio in grado di offrire una risposta assistenziale adeguata, al contempo omogenea sul territorio regionale, per le patologie reumatologiche acute e croniche, garantendo così la possibilità di essere curati nella propria Regione e ridurre i costi dell’emigrazione sanitaria per le malattie reumatiche. Il risultato, oggi, è aver determinato un flusso migratorio “inverso” che vede i pazienti delle altre regioni viaggiare per ricevere assistenza in Basilicata, non solo dalle regioni limitrofe, ma anche dal nord. Nel 2013, su 18.920 prestazioni ambulatoriali effettuate (15.283 presso l’Ospedale ‘San Carlo’ di Potenza, 3.407 presso l’Ospedale ‘Madonna delle Grazie’ di Matera, 230 presso l’ambulatorio territoriale di Pescopagano) più del 30% proviene da fuori regione e su 389 ricoveri (ordinari e in Day Hospital) la percentuale di provenienza extra-regione è pari al 64%. Oltre all’impegno nella ricerca (il Dipartimento è ai primi posti nella graduatoria nazionale per pubblicazioni sulle principali riviste scientifiche internazionali),la Strutturadi Reumatologia si pone l’obiettivo di diffondere giuste informazioni sulle più diffuse malattie reumatiche croniche, in particolare sull’artrite reumatoide. Fare informazione significa in primis sensibilizzare sulla diagnosi precoce, condizione essenziale per definire un approccio terapeutico tempestivo ed efficace in grado di indurre la remissione della malattia ed evitare disabilità permanenti. Possono concorrere al raggiungimento di questi obiettivi anche la possibilità di consulti medici telefonici, un maggiore coinvolgimento dei medici di medicina generale al fine di indirizzare in maniera corretta il paziente dallo specialista reumatologo, oltre che l’ampliamento della rete ambulatoriale.“La nostra rete regionale è stata istituita alla fine degli anni ‘90 con lo scopo di ridurre i costi dell’emigrazione sanitaria per le malattie reumatiche ed offrire ai cittadini lucani, soprattutto se affetti da patologie croniche, la possibilità di essere curati nella propria Regione. Il miglioramento del sistema assistenziale, attraverso l’ampliamento e l’istituzione di altri ambulatori sul territorio, rimane tuttora una nostra priorità poiché per alcune patologie reumatiche, spesso difficili da diagnosticare, come l’artrite reumatoide, la diagnosi precoce unita ad una cura farmacologica condivisa con il paziente, è determinante per il controllo della malattia. Pertanto, raggiungere nel più breve tempo possibile il centro più vicino, diventa fondamentale”, ha spiegato il dott. Salvatore D’Angelo, Dirigente Medico U.O. Reumatologia AOR San Carlo. I due poli della rete reumatologica lucana sono situati a Potenza e a Matera, dove i pazienti possono contare sulle competenze e la professionalità di un team nutrito, composto da 11 reumatologi e 15 infermieri.