Regione: Pica, interrogazione PST Salerno

Il Consigliere Regionale Donato Pica, premettendo che il PST è una società consortile per azioni senza scopo di lucro con partecipazione pubblica maggioritaria. I principali soci pubblici sono: Regione Campania, Provincia di Salerno, Provincia di Avellino, Provincia di Benevento, Comune di Salerno, Università degli Studi di Salerno, Università degli Studi del Sannio, CCIAA di Salerno, CCIAA di Benevento; che, con Atto di Determinazione del Presidente della Giunta Regionale pubblicato sul BURC n. 54 del 16/08/2011, la Regione Campania ha preso atto ed approvato le risultanze istruttorie della Commissione per la valutazione delle candidature atte a conseguire l’abilitazione a divenire nodi della rete “Campania Innovazione” e il PST è stato, così, inserito tra nodi della rete quale soggetto abilitato a fornire servizi specialistici in materia di innovazione e di trasferimento tecnologico, che il PST è l’unica partecipata della Regione Campania operante nella ricerca  e trasferimento tecnologico che risulta inserita tra i nodi della rete previsti nell’Atto di determinazione di cui sopra; – che la Legge regionale n. 1 del 27/01/2012 “Disposizioni per la formazione del Bilancio annuale 2012 e pluriennale 2012-2014 della regione Campania” istituzionalizza la Rete Regionale della Ricerca e dell’Innovazione Campania In.Hub e richiama i Soggetti che aderiscono alla rete, tra i quali le Camere di Commercio, i Parchi Scientifici, gli Incubatori di imprese e le Università;        che la Deliberazione della Giunta regionale n. 752 del 21/12/2012 “Società partecipate dalla Regione Campania: determinazioni” consente di evincere che il PST è tra le poche società partecipate dalla Regione operante nella ricerca e nel trasferimento tecnologico; e considerando che la Legge regionale n. 15 del 30 ottobre 2013 “Disposizioni in materia di razionalizzazione delle società partecipate dalla Regione Campania del Polo Sviluppo, Ricerca e I.C.T.”, nonostante i riferimenti normativi di cui sopra, non contiene esplicite indicazioni sul PST anche se, al comma 9, è previsto “per le finalità di riordino e accorpamento”(…)“la società Sviluppo Campania può acquisire da società partecipate, proprie o dalla Regione, anche indirette, attività o rami d’azienda strumentali e coerenti con i propri scopi e finalità sociali”. E inoltre, al comma 11, la Legge Regionale n. 15 prevede che “per assistere e supportare l’azione di riordino”(…)“Sviluppo Campania può distaccare proprio personale presso la Regione”(…)“ per gli stessi scopi si autorizza il distacco presso Sviluppo Campania di personale delle società conferite o trasferite”; che per quanto sin qui riportato, è da rimarcare come il PST, per mission e attività svolte, rivesta a tutt’oggi un ruolo decisamente attuale nel programma delle strategie e della programmazione regionale in tema di innovazione; che le OO.SS. hanno richiesto e ottenuto tre audizioni presso la Terza Commissione Consiliare Permanente del Consiglio Regionale della Campania;  che alla medesima data, la Commissione ha trasmesso al Presidente della Giunta Regionale una nota in cui si chiede, tra gli altri punti, di “sostenere e rilanciare le attività altamente innovative e specialistiche del PST, anche tenendo conto dei principi fissati dalla L.R. n. 15 del 30/10/2013”;      – che in data 10 dicembre 2013, le OO.SS. hanno trasmesso a codesto Assessorato una nota in cui si chiede la convocazione di un tavolo Regionale per esplicitare l’importanza del lavoro svolto dai lavoratori del Parco, per concretizzare ogni possibile sinergia tra le attività che sono nella mission della società e le iniziative che, soprattutto la Regione Campania sta realizzando a favore dello sviluppo e dell’innovazione, creando i presupposti per salvaguardare non solo i livelli occupazionali ma anche per evitare la dispersione delle professionalità maturate; che il Parco ha i requisiti per accedere alla più recente disposizione normativa contenuta nella L. 147 del 27/12/2013 (Legge di Stabilità) agli artt. 563, 564, 565, 566, 567, 568, e 569, che contemplano la possibilità di realizzare processi di mobilità di personale tra società partecipate dalla stessa Pubblica Amministrazione, tra società partecipate da Amministrazioni diverse nell’ambito della medesima regione e tra società collocate in regioni diverse, ha  chiesto di conoscere quali iniziative siano state assunte o si intendano assumere, allo scopo di definire l’assetto del PST di Salerno e di salvaguardare i livelli occupazionali.