Salerno: nella città europea…amore “canino”!

Rita Occidente Lupo

Succede che, mentre in una banale domenica, la fretta di viziarsi col dolce, dopo Messa, per chi ancora riesce ad entrare in Chiesa per assolvere il precetto domenicale, forse più contagiato dalla semplicità di Papa Francesco, che da certi precetti che la Chiesa ha rimandato sterilmente per troppo tempo, ci s’imbatta nelle Forze dell’Ordine. Sotto la pioggia, divisa azzurra punteggiata di pioggia, libretto pronto a sanzionare, palmare a portata di pollice per emergenza. Allertate per….cuccioli da liberare! La vicenda, paradossale, in una città che si vuol far passare a tutti i costi peer europea e che rigurgita di senza tetto. Di rom, che dai ponti alla stazione ferroviaria, ciondolano tra cartoni e buste per coprirsi dal freddo. Una città che non trova spazio sufficiente per ospitare il disagio e che non riesce ancora a soddisfare le essenziali priorità di chi non riesce ad avere un piatto caldo ed un tetto sotto le stelle.  “Da dieci anni sono in Italia, fuggita dal mio Paese per la grave situazione sociale. Qui son con Verona Mikut, mia compagna di viaggio, avendo entrambe lasciato le famiglie in Romania. Non ho casa nè giaciglio. Dormo dove capita. Un rifugio? Neanche a parlarne e poi non potrei accettar di lasciar i miei cuccioli.” Varga Margareta, con orgoglio squadra i suoi quattrozampe nella scatola di cartone. E’ lì, in Via Vernieri con la sua compagna di ventura, tanto di permessi di soggiorno, che sfodera dalla maglia intima quando le si avvicina la Polizia Urbana. Contattata da una fervente animalista, che chiede tempestivo intervento affinchè vengano sottratti i cuccioli a chi  li serra con orgoglio, viatico di viaggi. “Non potrei andar a dormire in un rifugio Caritas- insiste -perchè mi priverebbero dei cani. Normalmente vado alla mensa San Francesco per un pasto caldo, ma la domenica è chiusa e quindi siam digiune. Come viviamo? Così, con chi ci dà qualcosa!” Gli agenti cercano di capire se i cuccioli siano tenuti in cattività o se invece non vengano trattati con rispetto: a guardare la scatola, anche se Made in China, pare decisamente che la loro alcova senza dubbio preferibile al senza tetto delle proprietarie. Fa freddo, piove, le due donne cercano indumenti, affidandosi alla carità di chi si sofferma a guardarle più incuriosito che altro. Hanno fame: qualcuno affretta il passo dietro uno sguardo furtivo, premuroso di consegnare a destinazione leccornie domenicali. L’animalista,  dileguata! Le Forze dell’Ordine interdette, se sequestrare i cuccioli, contattano il nucleo: per le clochards, l’amore dei piccoli quattrozampe, nel deserto di solitudine che le circonda!