Ucraina divisa: Guerra?

di Rita Occidente Lupo

Guerra,  anacronismo progressista. Che ha riposto la clava, in una buona fetta dell’universo, memore tra i banchi scolastici dell’intramontabile pennellata di Quasimodo “O uomo del mio tempo!” Appartenente al passato, giacchè il presente, tecnologico. Ma le guerre, da Caino ed Abele, continuano a macchiare il Pianeta, passando quasi in sordina, se in territori ignari della bandiera bianca. L’Europa, che in ginocchio commenta ancora inorridita l’olocausto ebreo e quello giuliano-dalmata, quasi fuori da circuiti belligeranti che potrebbero trascinar, nei blocchi d’intese o d’alleanze, tutti i Paesi, memori dei due conflitti mondiali. Un Continente che marcia verso i diritti universali, conteso da eutanasie anche minorili, sulle quali interrogarsi, come sui matrimoni omo, con tanto di prole da riconoscere, poco attento a focolai devastanti. Tranne quando le micce,  incandescenti! Recentemente, la questione ucraina! E la diatribata lingua di terra, Crimea, che Nikita Krushev consegnò al  territorio scalpitante per entrare nell’Unione. La longa mano sovietica! A Putin ed Obama, i destini dell’umanità! Mentre il Pontefice, spartiacque mediatore di pace, fautore del dialogo, alle porte dello Stivale un conflitto coinvolgente, date le insistenti basi Nato e l’alleanza americana. Per Renzi, una bella patata bollente!Mentre qualche augure intravede i segni dei tempi, temendo il peggio, il mondo col fiato sospeso affinchè la Russia, intervenuta nella guerra civile, che l’Ucraina, divisa attualmente in due per interessi, rammenterà come Rivoluzione Arancione, possa uscire da una vicenda che non le compete, come preteso dalla stessa regione filosovietica. E si possan sedare gl’interessi perchè, ogni conflitto, origina solo dal desiderio di possesso!Foto lastampa.it

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