Salerno: Codacons, chiusura processo Chernobyl

Da poco rientrato dopo aver partecipato alla seduta odierna del processo “Chernobyl”, l’Avv. Matteo Marchetti, vice segretario nazionale del Codacons, esprime vivo compiacimento per come si è conclusa l’udienza preliminare: 1)  è stata respinta l’eccezione di incompetenza per territorio, per cui il processo rimane a Salerno; 2)  come pure respinta la richiesta di incidente probatorio; 3) non sono stati modificati i capi di imputazione tra cui quello di disastro ambientale. “Questo processo, passato all’inizio quasi in sordina, ha avuto finalmente la giusta accelerazione giungendo in poco più di due mesi al rinvio a giudizio degli imputati – dichiara l’Avv. Marchetti e aggiunge –”È soprattutto grazie all’impegno del Codacons se sono state ammesse tutte le parti civili territoriali, tra cui la Provincia di Salerno, di cui molte ignoravano addirittura che molti sversamenti fossero avvenuti sul proprio territorio. A questo punto l’impegno del Codacons proseguirà nel processo ma anche al di fuori dello stesso effettuando tutte le verifiche necessarie per accertare se chi doveva controllare ha fatto il suo dovere fino in fondo”.Quando si è uniti – continua l’Avv. Marchetti – cioè quando Associazioni, Enti Pubblici e Cittadini sono sullo stesso fronte, i risultati si ottengono”