Salerno: PRC, contributo scolastico non obbligatorio

Dal 3 al 28 Febbraio 2014, inizieranno le iscrizioni alle scuole di ogni grado. Per le scuole superiori molto spesso viene richiesto il pagamento del cd. “contributo” da parte delle famiglie, associato all’iscrizione del proprio figlio. Questa interpretazione è assolutamente sbagliata! Il contributo scolastico è deliberato dal Consiglio d’Istituto di ogni scuola. Tale contributo si differenzia poiché è intestato alla scuola in cui si è iscritti e non all’Agenzia dell’Entrate come accade per le tasse erariali. Il contributo scolastico è VOLONTARIO. La scuola pubblica italiana segue i principi di obbligatorietà e della gratuità, in ragione dei quali non è consentito imporre tasse e contributi alle famiglie per alcuna ragione. Il comma 622 della legge 296/2006(finanziaria 2007) stabilisce che non è consentito imporre tasse o richiedere contributi obbligatori alle famiglie di qualsiasi genere o natura per l’espletamento delle attività curriculari e di quelle connesse all’assolvimento dell’obbligo scolastico. Tale concetto è stato ribadito nell’ultima nota del MIUR a riguardo n.593 del 7 marzo 2013. Le scuole non sono titolari di imporre tasse e contributi, per tale motivo non possono obbligare nessuno a versare una quota e non possono rifiutare la domanda di iscrizione per non aver pagato tale contributo. Le scuole italiane tacciono sulla volontarietà del contributo poiché si trovano in una situazione altamente disastrosa e a per evitare problematiche relative al bilancio, utilizzano tale stratagemma volto ad avere una nuova liquidità da utilizzare in attività e miglioramenti didattici. Lo Stato dovrebbe dare la possibilità alle scuole di avere più finanziamenti in modo da non gravare sempre più sulle famiglie e sugli studenti.