Cava de’ Tirreni: “Città Unita” come difendersi da furti in abitazione

Il furto in casa è tra i peggiori e più sgradevoli reati, perché ci colpisce nell’intimità, aggredisce la sfera dei ricordi affettivi e può aumentare parecchio il nostro livello di ansia, incertezza, terrore, tant’è che il Legislatore ha, ben operando, aumentate le pene. Seconda la mia modesta esperienza è bene tener presente questi, mi auguro semplici, ma utili suggerimenti e ricordarsi che i ladri preferiscono quelle abitazioni dove risulta più semplice entrare, per cui proteggiamo al massimo le porte e le finestre del nostro focolare domestico, anche e perché il furto in casa può facilmente trascendere in reati ben più gravi, violenze fisiche, rapine,- violenze sessuali e in casi ancor più gravi, anzi, gravissimi, nell’omicidio. Ecco dunque alcuni consigli utili su come prevenirlo, ai quali, però, va sempre aggiunta una buona dose di buonsenso. Secondo i dati Istat relativi agli anni scorsi, la maggior parte dei ladri entrano in casa non scassinando o forzando porte e finestre, ma con raggiri, (10.6 per cento) o approfittando della distrazione dei padroni di casa (42.6 per cento) o del fatto che sia particolarmente semplice aprire la porta di ingresso, (5.1 per cento). Si tenga, però, presente che i Georgiani sono abilissimi ad aprire tutte le porte ivi comprese quelle blindate, specie se si dimentica di dare le cosiddette “mandate” o di inserire il fermo che blocca la porta quando si è in casa. Nel 66 per cento degli episodi, in casa non vi è nessuno al momento del furto, mentre per la restante percentuale i furti addirittura avvengono con le vittime in casa mentre dormono adiuvate da sonniferi saporifici o in modo ancor più con destrezza senza addirittura addormentare le persone. E’ ovvio che questa metodologia rende il furto ancor più pericoloso dovuto ad un risveglio improvviso, fortuito o da rumore. Sempre secondo dati ben precisi, inoltre, i ladri agiscono in genere ove ritengono vi siano meno rischi di essere scoperti: ad esempio, un alloggio momentaneamente disabitato e privo di ogni sistema antifurto. Bisogna, quindi, proteggere al massimo la propria abitazione per costringere i ladri a desistere rivolgendosi altrove. Conservare in un luogo sicuro fotocopie dei documenti di identità e gli originali di tutti gli atti importanti (rogiti, contratti, ricevute fiscali,  etc…Fotografare gli oggetti di valore e riempire la scheda con i dati considerati utili in caso di furto, dimodoché una volta ritrovati è facile la identificazione. Cercare di conoscere i propri vicini e scambiarsi i numeri di telefono, per poterli contattare in caso di prima necessità. Chi abita da solo non lo faccia per alcun motivo sapere a tutti, mettendo nome e cognome sulla targhetta del citofono, ma aggiunga altro nome e cognome, o registri un messaggio al plurale nella segreteria telefonica. Controllare ai citofoni o alle porte vi sono segni particolari sospetti. Se si vive in una casa isolata, e si ha la possibilità, si adottino due cani, uno da appartamento anche di piccola taglia, ottimi nell’allertare i proprietari in casa, e uno da guardia esterna di grossa taglia, facile, però, ad essere immobilizzato, se non addestrato.

Come si rende una abitazione il più sicura possibile.

Rendere sicure porte e finestre. Ideale è una porta blindata con serratura antifurto, blocco porta e spioncino. Se si può, installare in casa un sistema antifurto elettronico in collegamento diretto con più numeri telefonici e il 112 e 113 (polizia e carabinieri), e vetri antisfondamento. In alternativa è sempre valido il ricorso alle grate, purchè siano robuste e lo spazio tra le sbarre non superi i 12 centimetri con asse tra le sbarre. Se l’interruttore della luce è all’esterno, proteggerlo con una cassetta metallica per impedire che qualcuno malintenzionato possa staccare . Il vademecum continuerà nel prossimo articolo dove saranno elencati altri consigli utili

avv. Alfonso Senatore Presidente dell’ Associazione “CITTA’ UNITA”