Salerno: Pd, nuovo anno, rumors per la segreteria regionale

Rita Occidente Lupo

Un nuovo anno, che porterà grosse novità anche tra i Democratici, spaccati in tante mozioni, ormai al giro di boa. Dopo la stravittoria renziana, nell’Assemblea Nazionale anche i rappresentanti di Cuperlo.  Intanto si riscaldano i motori e già i rumors alitano volti sullo starter per la segreteria regionale. La folla si stringe intorno a nomination, che insistentemente circolano e che darebbero quasi per scontato in pole position Guglielmo Vaccaro, Michele Grimaldi, il probabile Nicola Landolfi ed il consigliere regionale Lello Topo. Per l’area salernitana, sempre più insistente il nome di Anna Petrone, consigliera regionale che vive in prima battuta le politiche sanitarie, accanto alle fasce deboli. I rumors potrebbero tradursi in realtà con tale candidatura femminile di spicco. La Petrone, anche se consapevole del fermento in casa Pd, in spirito di servizio non farebbe il passo indietro. La sua, una scelta di servizio, rappresentativa sul territorio per la quota di Cuperlo. Al momento, tutto nel calderone del probabile, ma non del certo, in quanto insistono tante altre considerazioni, che tirano in ballo anche la politica deluchiana. Il sindaco salernitano, dopo lo scorso consiglio comunale, interrotto per abbandono dell’aula, da parte della maggioranza, sul voto del suo doppio incarico, fa capire che equilibri precari e frantumazioni, da riassestare. La politica di casa nostra, che vede ancora in sella stagionati amministratori, disdegnanti l’età anagrafica, nel girare il calendario, già salta sul trampolino per le prossime europee. Il bipolarismo, un tempo stimato panacea del viver politico, ormai cade a pezzi dinanzi ad una frammentazione partitica, che di giorno in giorno rimescola le carte, rimpasta nomi, riassesta non solo bilanci comunali, a lumicino di fondi, ma anche nomenclature che rischiano il dimenticatoio, senza allori da Prima Repubblica. E così, dopo i renziani centuplicati come i funghi, vecchi bersaniani, saliti sul carro del vincitore, dopo aver osannato il vecchio, contro l’avanzata rottamazione, da attendersi di tutto. Sotto il calendario di un governo a mosaico, nel quale la maggiornaza, pare fatta da uomini di buona volontà, nel restare nello scanno a scadenzario mandato, più che dedicarsi alla risoluzione di grossi problemi del Paese, ci si attende che il nuovo anno possa esser salutato su segnali di fumo sia da maggioranza, che da opposizione. Crollati i partiti come ideologia, sigle a smarrire identità. E se Sparta non ride, Tebe piange i suoi errori: se il vecchio centro-destra, tra colombe e falchi Fi e Ncd, il centro-sinistra procede con la consapevolezza che Sel costituisce ancora una spina nel fianco, sotto le stelle grilline.  Insomma, il 2014, porterà tanti cambiamenti sull’asse Letta-Berlusconi perchè, del Cavaliere decaduto, resta in sella non solo il suo ex delfino Angelino, ma la voglia azzurra, di ripresentarsi all’elettorato con la smania di riconquista. In quanto al Pd, dopo il passo indietro dalemiano, la piazza saluta il nuovo veltro fiorentino, ma lo scalpitante sindaco dell’Arno, deve fare i conti con una pletora di ex bersaniani, solo per opportunismo  approdati alla sua sponda, nel momento in cui puntato sul vecchio, stimato cavallo vincente, se non altro in termini d’esperienza, per affrontare il nuovo. In quanto a Cuperlo, con circa il 20% dei consensi, la voglia di mettersi in gioco, di correre contro un baluardo, già dichiarato vincente ai preliminari priminari. Ma anche quando il giovane Matteo partì, sulla riga obamiana, non solo in maniche di camicia arrotolate, sembrava che il suo contagioso entusiasmo, robetta per giovani idealisti: ora, il nuovo a caricarsi del vecchio!

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