Salerno: Crescent, Consiglio di Stato accoglie appelli Italia Nostra

 Con decisione del 23 dicembre il consiglio di stato ha accolto gli appelli di Italia Nostra, riformando le sentenze del Tar Salerno. Con la decisione favorevole all’associazione sono state annullate le autorizzazioni paesaggistiche rilasciate dal Comune di Salerno riguardanti l’intero piano urbanistico attuativo di S. Teresa. La conseguenza dell’annullamento e’ che tutte le opere realizzate, sia pubbliche che private sono abusive. L’annullamento delle autorizzazioni paesaggistiche incide dunque non solo sullo strumento urbanistico attuativo, ma anche su tutti i permessi di costruire rilasciati fino ad ora. Il Consiglio di Stato ha stigmatizzato l’operato del Comune e della commissione edilizia comunale integrata, risultando i provvedimenti assunti privi di motivazione.

Gli effetti dell’annullamento paesaggistico incidono in radice sia sulla pianificazione attuativa, sia sui permessi di costruire rilasciati. In concreto, afferma l’avvocato Oreste Agosto: “L’edificazione sia pubblica che privata (Crescent) e’ illegittima e non potra’ essere sanata perche’ il codice dei beni paesaggistici ex d.lgs n. 42/2004 non prevede la possibilita’ di sanatoria di immobili abusivi realizzati in zona vincolata paesaggisticamente”. Il presidente di Italia Nostra Salerno, la prof.ssa Raffaella Di Leo apprende con grande soddisfazione l’accoglimento degli appelli: “Il Consiglio di Stato ha giustamente ribaltato le sentenze del Tar Salerno; il nostro obiettivo associativo e’ quello della tutela del paesaggio e dell’ambiente. Aggiungo che l’osservanza dei criteri di ragionevolezza e di prudenza da parte del Comune e della societaà avrebbero impedito la costruzione del fabbricato illegittimo e la conseguente deturpazione dell’area più pregiata di Salerno. Del resto, lo stesso Consiglio di Stato aveva avvertito  nell’ordinanza che aveva consentito la prosecuzione dei lavori, che l’edificazione sarebbe avvenuta  “a rischio e pericolo” della societa’ e del Comune di Salerno”.