Cava de’ Tirreni: Cgil convocato presidio operatori sociali Piano Zona S2

Il Coordinamento Istituzionale del Piano di zona S2 (ex S3) si riunirà oggi presso la sala Gemellaggi del Palazzo di città del Comune di Cava de’ Tirreni. A tal proposito la Uiltemp e la Nidil Cgil di Salerno hanno organizzato e convocato per le ore 16,15, un presidio con gli operatori sociali del Piano di zona S2 nella Piazza antistante il Comune di Cava de’ Tirreni, per sollecitare il Coordinamento Istituzionale affinché si possa finalmente comprendere con chiarezza, “anche se in leggero ritardo”, quale sia l’orientamento dei componenti del Coordinamento Istituzionale per  l’anno 2014 circa i rinnovi contrattuali dei lavoratori in organico al Piano, per il quali i propri contratti scadranno il 31 dicembre p.v. Il pericolo paventato in questi giorni è che dal primo gennaio 2014 i contratti non saranno prorogati e pertanto potrebbe verificarsi la totale paralisi dei servizi sociale su tutto il territorio interessato. E’ impensabile non garantire il lavoro e la continuità dei servizi sul territorio, svolti da più di 10 anni dagli operatori: assistenti sociali, pedagogisti, animatori di comunità, psicologi e sociologi che oltre alla riconosciuta professionalità, negli anni hanno anche stabilito un rapporto diretto con l’utenza, elemento essenziale in un settore cosi delicato come quello dei servizi sociali alla persona. La paralisi dei servizi sociali  comporterebbe problemi di ordine sociale, sia per chi presta il proprio lavoro sul territorio, sia per i territori stessi che si vedrebbero privati dei servizi essenziali. Il Seg.Gen. UILTEMP Pierluigi Estero e il Seg.Gen. NIDIL Antonio Capezzuto, ribadiscono la posizione espressa e condivisa con i lavoratori, nell’ultima riunione tenutasi presso la Sala Gemellaggi del Comune di Cava de’ Tirreni, alla presenza del Sindaco Marco Galdi, dell’assessore alle politiche Sociali Vincenzo Lamberti e del Coordinatore del Piano Assunta Medolla, durante la quale oltre a manifestare la sofferenza  dei lavoratori interessati per la situazione di incertezza  e precarietà che da anni  condiziona la loro vita di “lavoratori” e di “persone”, hanno con forza  rigettato qualsiasi ipotesi di  esternalizzazione del servizio e la conseguente costituzione di cooperative e assimilati. Auspichiamo  che nel Coordinamento Istituzionale di oggi vengano prese in considerazioni le legittime richieste degli operatori e che venga finalmente data loro una risposta chiara sul proprio futuro. Lanciamo un appello ai Sindaci di Amalfi, Atrani, Cava de’ Tirreni, Cetara, Conca dei Marini, Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Ravello, Scala, Tramonti e Vietri sul Mare, “è il momento giusto nel quale la politica locale deve assumersi le proprie responsabilità, non solo verso le famiglie degli operatori che, senza rinnovo, si vedrebbero private del proprio reddito, ma anche nei confronti dei cittadini-utenti i quali nell’attuale situazione, amplificata dal momento di crisi sociale che attraversa il nostro territorio, rischiano di essere  privati anche dei servizi sociali essenziali destinati alla persona.”