Cava de’ Tirreni: Città Unita, appello al Papa e al Sindaco, salma di Priebke a Cava

Cava è la città della pace, della carità, della solidarietà e della pietà. Non vorrei apparire come un novello nazista. Non lo sono, e ho sempre censurato le guerre, i tanti crimini e in special modo le leggi razziali contrarie alla umanità. Detto questo non posso non esimermi da alcune considerazioni, conoscendo il processo celebratosi a carico di Priebke. L’uccisione di molti tedeschi da parte dei partigiani provocò l’applicazione della legge di guerra nazista che prevedeva la fucilazione di dieci italiani per ogni tedesco ucciso. Di qui la crudele e inumana rappresaglia,– strage delle fosse Ardeatine. Priebke capitano delle S.S. non potè rifiutare di comandare il plotone di esecuzione, pena la sua immediata morte con un colpo alla nuca che comunque non avrebbe evitato la strage ma avrebbe aumentato di uno il numero dei sacrificati. Responsabile fu chi indusse il capitano ad ordinare il fuoco su poveri e inermi italiani. Parlare di questo  ormai non serve più. Priebke ha pagato caro e amaro il suo rifiuto con l’ergastolo. Un ergastolo espiato fino alla sua morte, una pena così severa che mai ergastolano ha espiato totalmente, essendo previsto dal nostro codice penale la liberazione dell’ergastolano dopo aver espiato 25 anni di carcere con buona condotta, ma buona condotta che essendo svolta in carcere appare molto , ma molto ovvia. Con la morte, ora, si parla di funerale e sepoltura. Di fronte alla morte, anche a quella di Priebke che non è Hitler, nessuno deve erigersi a giudice, se non solo Nostro Signore. La sepoltura anche se mesta come deve essere quella di Priebke non si deve negare a nessuno e mi meraviglio non poco che questa negazione avvenga proprio dalla chiesa che ha dimenticato la misericordia di Cristo e la “pietas dei romani”. Sono certo che Papa Francesco che sta dimostrando al mondo intero il volto di un Gesù misericordioso riparerà l’errore. Per me non accettare i poveri resti è da forte indignazione. Per cui mi rivolgo al Santo Padre perché si celebri una mesta cerimonia funebre in chiesa e al Sindaco di Cava de’ Tirreniperchè consenta a che il corpo di Priebke venga tumulato nel nostro cimitero. Pace eterna a Priebke sul cui feretro stendiamo un velo pietoso, fatto di carità e misericordia, riservata a tutti i morti da qualsiasi parte essi stiano e a prescindere dalla maglia indossata.

Un pensiero su “Cava de’ Tirreni: Città Unita, appello al Papa e al Sindaco, salma di Priebke a Cava

  1. Ma chi è questo che scrive? “A prescindere dalla maglia indossata”! Cretino! Non sei allo stadio! Attentare a un esercito che occupa la Tua nazione era (è) un dovere di chiunque. Sparare alla nuca di persone inermi è una carognata degna di bestie feroci (e mi scuso con le le bestie). Quale presunto codice militare può giustificare tutto ciò? Quale brillante operazione militare è stata deportare gli ebrei del ghetto di Roma? Che nemici erano un vecchio, un bambino, una donna ebrei? Priebke ha pagato? E’ scappato, per anni,e non si è mai pentito del suo gesto. Il pentimento è un gesto cristiano. La pervicace difesa della propria responsabilità in uno dei più enormi crimini mai perpetrati è degna di un mostro, è come tale egli va trattato, anche da morto.

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