Regione: ANIDA “Caldoro non assassino, ma negato lavoro disabili!”

 Il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, ha subito un pesante attacco da parte dei movimenti dei disoccupati, che su i manifesti con i quali hanno tappezzato tutta la città, lo hanno apostrofato con il titolo di : “Assassino”! L’ANIDA, l’associazione che si batte da anni per la dignità ed il lavoro ai disabili, non ritiene giusto che il confronto tra i cittadini ed i rappresentanti delle Istituzioni scada fino a questi livelli di inciviltà. Le nostre lotte sono sempre state dentro i limiti della democrazia, del rispetto delle istituzioni, ricercando sempre il dialogo ed il confronto, per raggiungere l’obiettivo di assicurare anche ai disabili un lavoro che li facesse essere cittadini di questa società, a pieno titolo e senza discriminazioni. Purtroppo, però, mentre sentiamo il dovere di esprimere la nostra solidarietà personale al Presidente Caldoro, dobbiamo segnalare che non si è mai attivato, ne lui, ne la sua Giunta, a favore del lavoro ai disabili, anzi, ha tagliato anche quei pochi fondi che servivano all’assistenza. Gli esempi in questo settore negli ultimi tre anni non mancano, ne vogliamo ricordare solo due che sono emblematici delle scelte politiche della Giunta Caldoro in merito al lavoro. Il primo esempio è dato dal blocco dei concorsi per l’assunzione di disabili ai sensi della Legge 68/99, presso le ASL Napoli 1 e Napoli 3, avvenuto subito dopo le elezioni del 2010. A quel tempo non esisteva nessun impedimento normativo che impedisse quei concorsi, ma la Giunta Caldoro si assunse la responsabilità di bloccare quelle assunzioni per i disabili, senza nessuna credibile motivazione, mentre le selezioni erano in atto, compiendo un vero e proprio atto di discriminazione nei confronti di categorie del lavoro tanto deboli e senza tutela. Il Governo con un proprio decreto ha annullato qualsiasi blocco per le assunzioni dei disabili nella Pubblica Amministrazione, pertanto non esiste nessun impedimento per procedere velocemente alla assunzione di 110 disabili nella Sanità regionale, fortemente sottodimensionata e con servizi sempre più scadenti per i cittadini. L’altro esempio, ancora più grave è quello del progetto di “Diversamente Moda”, apprezzato in tutta Italia e soprattutto nel Mondo delle Imprese di Moda che contano e che a Napoli e dalle Istituzioni ha ricevuto solo scarsa attenzione e nessuna concreta risposta. Il Progetto “Diversamente Moda”, se adottato e sostenuto dalla Regione, in poco tempo potrebbe assicurare lavoro produttivo a disabili e disoccupati, in grado di mantenersi da soli, senza assistenza, realizzando anche un ritorno economico importante per lo sviluppo della Campania. Basterebbe molto poco per far partire il progetto “Diversamente Moda”, che è arrivato ad un buon punto di organizzazione e potrebbe diventare una buona pratica per creare lavoro autonomo ed indipendente, aperto ad un mercato internazionale che sarebbe molto utile anche all’immagine della Campania. L’ANIDA Onlus chiede un veloce cambiamento della politica per il lavoro della Regione Campania e chiede con forza che le assunzioni presso la ASL Napoli 1 dove ci sono già state le selezioni vengano subito effettuate e che il progetto “Diversamente Moda venga inserito nei programmi dei finanziamenti europei per la formazione del personale e per il sostegno alla organizzazione della impresa. Creare lavoro è possibile, basta una politica coraggiosa ed innovativa, Caldoro fino ad oggi non ha avuto questa capacità. Speriamo di convincerlo ad attuarla. L’ANIDA non rinuncerà mai a lottare per il lavoro e per la dignità dei disabili.