Pontecagnano-Faiano: Sel scrive al sindaco su indigenza sociale

Sono numerose le famiglie del nostro Comune che versano in condizioni di estrema precarietà economica, anzi di povertà. Le nostre Parrocchie sono frequentate da numerose persone in cerca di un sostegno. Alcune di loro sono seguite dai Servizi Sociali e altre (non poche) dalla Caritas cittadina ma i fondi a disposizione non sono affatto sufficienti a sopperire alle continue richieste di aiuto per fare la spesa o per pagare le bollette della luce, del gas, dell’acqua, del condominio e dei rifiuti. Molte persone che vivevano al limite del decoro, sono state risucchiate indietro. La maggior parte delle famiglie monoreddito fa fatica ad arrivare con qualche euro in tasca alla famosa “terza settimana”. Il ceto medio si è complessivamente impoverito e si registra il declino delle attività commerciali e produttive, costrette anch’esse a fare i conti con una spesa per i consumi che si è notevolmente ridimensionata. Il quadro economico-sociale è, quindi, estremamente preoccupante e può dar luogo ad episodi di disperazione e di violenza, che non sono mai auspicabili. In Italia alcune avvisaglie ci sono già state, ma sembra che i diversi morti causati dalla crisi economica, facciano testo solo per due, tre giorni al massimo, con il solito condimento di proclami e promesse, dopo di che tutto finisce nel dimenticatoio. Accade così che i problemi, chi ce li ha, se li tiene, questa è la triste sintesi! L’emergenza si sta trasformando così in una condizione di precarietà perpetua e mortificante che erode diritti e sicurezze. A tutto ciò bisogna, a nostro avviso, dare risposte immediate attraverso:

1.      un “censimento delle povertà” quale strumento di rilevazione delle emergenze locali, dai cui esiti poi prendere spunto per impostare mirate politiche sociali e della solidarietà da sostenere nel prossimo bilancio comunale con un capitolo di spesa ad hoc

2.       la costituzione di una “task force comunale contro le povertà”, composta dal Comune, dalle Associazioni del volontariato locale, sia laiche che religiose, e dalle Parrocchie per stabilire, insieme, le azioni, gli interventi e le iniziative di sostegno alle persone che non dispongono di un reddito sufficiente a vivere, molte delle quali sono sconosciute alla rete della solidarietà poiché trovano poco dignitoso venire allo scoperto. Chiediamo, pertanto, al Presidente del Consiglio Comunale di inserire questa nostra richiesta all’OdG del prossimo Consiglio Comunale affinchè la sensibilità di ciascun consigliere possa  affrontare con serietà e metodo una piaga che mette a dura prova la coesione sociale fra i nostri amati concittadini. Come sempre siamo disponibili a dare il nostro contributo.Distinti saluti.

Sinistra Ecologia Libertà