Salerno: FDI, no alla moschea, nel PDL “subalternità” culturale e politica a De Luca

Come da sempre accade nella nostra città, le proposte che raccolgono temi sensibili e delicati per la cittadinanza vengono a priori imbrigliate nelle maglie di  una volontà ossessiva di “apparire” che purtroppo vanifica ab origine ogni tentativo di ragionare compiutamente sulla opportunità o meno di scelte amministrative che devono invece raccordarsi necessariamente con i criteri del rispetto dell’identità da un lato e della pragmaticità deliberativa votata anzitutto a garantire la sicurezza dei cittadini salernitani,dall’altro. Tale dovrebbe essere il contesto in cui inserire la proposta del sindaco De Luca sulla costruzione di una moschea  in città e della contemporanea costituzione di un centro di cultura islamica: il primo cittadino invece assurdamente sorvola, ritenendole indirettamente orpelli inutili ma soprattutto ostativi della sua perenne politica piegata alla logica populista del “visibilio”, sulle preoccupazioni e sui pericoli rappresentati –  sottolineati più volte dal Ministero dell’ Interno e dibattuti ovunque nel paese – dalle centinaia di moschee clandestine spesso camuffate appunto da semplici centri culturali che dovrebbero confluire in tali luoghi di culto ma dove purtroppo vengono troppo spesso formulate prediche figlie di una interpretazione arbitraria del Corano che diventano poi autentiche istigazioni all’odio. Prudenza, perciò, vuole che, nell’assenza di una legge nazionale che dia indicazioni precise in merito improntate al rispetto della libertà di culto ma anche e soprattutto alla garanzia della sicurezza e dell’identità culturale e religiosa dei cittadini italiani, il sindaco, nella sua attuale veste di vice-Ministro del governo in carica, si faccia piuttosto promotore di una legge che regolamenti l’edificazione di luoghi per culti ( come la religione islamica ) che non abbiano ancora sottoscritto intese ed accordi con lo Stato Italiano. Per tutti questi motivi è necessario ribadire un forte “NO” alla ennesima estemporanea volontà del sindaco De Luca che ha trovato, in questi giorni, il consenso ovvio di qualche sparuto gruppo di intellettuali “radical” della città ma anche quello “soft” della dirigenza cittadina del PDL che, trincerandosi dietro lo schemino “buonista” del “politicamente corretto”, evidenzia ancora una volta la subalternità anzitutto culturale – prima che politica – di una parte del centro-destra cittadino nei confronti di Vincenzo De Luca.   Noi vogliamo invece rappresentare e difendere il pensiero, ispirato come sempre al buon senso, della stragrande maggioranza dei cittadini salernitani.

 

 

                                                                                                                        Rosario Peduto

                                                                                                                  Portavoce “Salerno città”

Un pensiero su “Salerno: FDI, no alla moschea, nel PDL “subalternità” culturale e politica a De Luca

  1. Sig. Peduto, la Costituzione Italiana recita che ” tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.” Poi si può discutere sui paletti che , se mi consente, il sottoscritto ha ampiamente suggeritio : da chi, dove e come, e se nel rispetto della tradizione cristiana. Lei il mio atteggiamento lo chiama ” soft” e subalterno . Io lo chiamo Politica della Verità. Il resto per me é demagogia . Le auguro buon lavoro.e di pensare al Suo partito. Cordialmente,

    Antonio Roscia Coordinatore Cittadino PdL Salerno

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