Salerno: L’Abbraccio “Femminicidio: dalle parole ai fatti”

 Si è tenuto Giovedì 20 giugno 2013 nello splendido giardino della comunità-alloggio “Il Casolare” di via G.R.Pastore 6 a Salerno, sede dell’Associazione l’Abbraccio-Onlus e dinanzi a un folto pubblico l’incontro-dibattito sullo scottante tema della violenza sulle donne dal titolo “Femminicidio: dalle parole ai fatti”. A discutere dell’argomento sono intervenuti il dott. Pasquale Andria, Presidente Tribunale dei Minori di Salerno; il dott. Antonio De Iesu, Questore di Salerno; il dott. Nino Savastano, Assessore Politiche Sociali Comune di Salerno; il dott. Pasquale Contaldi, Delegato Ass. Italiana Medici di Famiglia; Santa Rossi, Presidente Associazione Indiani d’Occidente-onlus; l’Avv. Donata Balestrino, Legale Sportello Antiviolenza/Antistalking; Ilde Rinaldi, Responsabile Sportello Antiviolenza/Antistalking Ass. L’Abbraccio-Onlus. A Salerno in un anno e mezzo 230 donne si sono rivolte allo sportello antiviolenza e antistalking attivato dall’Associazione Indiani d’Occidente-onlus in collaborazione con il Comune di Salerno. 230 richieste di aiuto, ma nessuna denuncia alle autorità competenti. Questo il dato fornito da Santa Rossi presidente dell’Associazione che ha aperto l’incontro sul “femminicidio”. Una questione culturale, ma anche la paura di non essere credute o di non poter ottenere un aiuto concreto, questo spesso impedisce alle donne di denunciare i propri aguzzini. La Convenzione di Istanbul potrebbe mettere a disposizione delle donne ulteriori strumenti per difendersi e dare alle autorità maggiori mezzi di intervento, ma rischia di rimanere lettera morta, perchè per avere effettivo valore dovrà essere ratificata da almeno dieci membri dell’Unione Europea e al momento, con l’Italia, si è solo a cinque. Altro dato emerso dal dibattito è che nella quasi totalità dei casi si tratta di violenze consumate all’interno delle mura domestiche. La mancanza di denunce alla magistratura è stato uno dei temi toccati anche dal Questore di Salerno Antonio De Iesu, che ha anche lamentato una certa carenza normativa per poter fino in fondo aiutare le vittime e dal Presidente del Tribunale per i Minorenni Pasquale Andria, che ha sottolineato come sia importante un’operazione culturale sul tema, che parta dalle scuole, fin dalla più tenera età e prosegua con un’informazione accurata e precisa rivolta alle donne. Molto attivo nel settore sia culturale che operativo il Comune di Salerno, che con l’Assessore alle Politiche Sociali Nino Savastano ha assicurato sostegno concreto a ogni iniziativa che vada nella direzione di scongiurare la violenza sulle donne, andando a incidere sugli elementi sociali che le rendono maggiormente deboli. La necessità di aprire ulteriori sportelli antiviolenza ai quali le donne vessate possano rivolgersi, ha trovato terreno fertile nell’ambito dell’azione sociale svolta dall’Associazione l’Abbraccio-onlus, che nei propri locali ha da poco attivato uno sportello in tal senso, la cui responsabilità è affidata a Ilde Rinaldi. Presto però anche a Salerno, grazie ai beni confiscati alla camorra, potrebbe nascere una comunità alloggio protetta per donne in difficoltà e questo è stato un po’ l’auspicio finale di tutti i presenti, ognuno impegnato secondo il proprio ambito d’azione a cercare di dare risposte concrete alle tante donne in difficoltà e potenzialmente vittime di femminicidio sul territorio salernitano.